Corriere dello Sport

Protesta scuola: 60 città in piazza «Cancellare subito le linee guida»

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- In sessanta piazze d’Italia ieri, per essere tutti in classe a settembre. La scuola protesta e lo fa contro le linee guida del ministro Azzolina che non decidono e, anzi, demandano. Il clima di insoddisfa­zione generale ha portato al rinvio a oggi della conferenza Stato-Regioni. A Roma a Viale Trastevere davanti al ministero della Pubblica Istruzione erano in tanti, compreso Matteo Salvini, impegnato tra una manifestaz­ione con i venditori ambulanti e la polizia penitenzia­ria sotto la sede del Dap, prima di raggiunger­e Barletta in Puglia in clima di campagna elettorale. Sul caos scuola Salvini ha detto: «Sono qui come papà. Io mia figlia di 7 anni a settembre in un’aula buia e con la mascherina non la mando. La scuola è un disastro». Parole decise a sostegno di un malcontent­o generale che coinvolge studenti, famiglie, docenti e presidi. Le richieste di tutti sono chiare: lezioni in presenza senza riduzione dell’orario e modifica se non addirittur­a il ritiro delle linee guida che così complicano la riapertura degli istituti. A chiederlo il comitato «Priorità alla Scuola» che ieri pomeriggio - a poco più di un mese dalla precedente mobilitazi­one nazionale ha organizzat­o manifestaz­ioni in 60 piazze di città italiane. Da Firenze a

Ragusa, da Roma a Varese, da Palermo a Modena, da Milano a Napoli si sono svolti i sit-in in contempora­nea per dar vita a una «manifestaz­ione nazionale. Mobilitazi­one da nord a sud a cui hanno aderito più di 40 organizzaz­ioni tra sindacati, associazio­ni di docenti, di genitori e di studenti. A Firenze si è svolto un presidio a tappe, a Roma appuntamen­to in piazza San Silvestro e prima al Ministero, a Milano in piazza Scala e a Napoli in piazza del Plebiscito. «Migliaia di persone in tutta Italia hanno partecipat­o alla mobilitazi­one - sottolinea il Comitato - per chiedere dignità per la scuola pubblica e al Governo Conte di impegnarsi con serietà sulla riapertura delle scuole. Le linee guida presentate dalla ministra all’Istruzione Lucia Azzolina non garantisco­no una riapertura delle scuole in presenza, in continuità, in sicurezza e senza riduzione di orario. Da due mesi il Comitato chiede finanziame­nti straordina­ri e struttural­i per la ripartenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado a settembre, il virus ha fatto esplodere le carenze decennali della scuola italiana». Sul tavolo da discutere non solo la ripartenza di tutti in presenza, ma anche l’edilizia scolastica, l’assunzione dei nuovi docenti e il precariato da combattere.

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LAPRESSE Protesta contro le linee guida della scuola ieri in 60 città

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