Gotti e i fantasmi del 7-1
UDINE - Proverà a fermare i nerazzurri, ma per farcela l’Udinese dovrà evitare ogni sorta di errore. Ci vorrà anche quel pizzico di fortuna che ai bianconeri è mancato a Torino contro i granata perché oggi dovranno fare a meno del loro uomo migliore, lo squalificato De Paul, nonché di Mandragora per il quale la stagione si è già chiusa.E’ il momento più difficile per i friulani, ma pur in formazione rimaneggiata hanno le potenzialità, minimo per non farsi stendere dalla corazzata orobica. Gasperini ne è consapevole, ieri lo ha sottolineato a chiare note: «L’ Udinese arriva da un ko a Torino dove ha fatto un’ottima gara, ma è una buona squadra, migliore rispetto a quella che è la sua classifica in questo momento. A Udine sarà difficile come sempre anche se non ci sarà l’apporto del pubblico. Per quanto ci riguarda dovremo recuperare la migliore attenzione e concentrazione. Aggiungo che quando si riparte dopo un lungo stop c’è un po’ di incertezza, ma siamo stati protagonisti di due ottime gare che ci hanno dato slancio per quelle successive».
GOTTI. «Più che pensare all’Atalanta – è intervenuto il tecnico dei bianconeri – dobbiamo mettere in campo tutte le nostre capacità; è vero che ci portiamo ancora addosso quello che è successo nella gara di andata (1-7), un ricordo penalizzante, bisogna resettare tutto, anche il fatto che da otto turni non vinciamo e guardare avanti con rinnovata fiducia».
E aggiunge ancora il tecnico bianconero: «Piuttosto c’é il rammarico di aver perduto uno scontro diretto, quello con il Torino; il nostro primo tempo è stato sicuramente buono, abbiamo avuto le opportunità per trovare il gol; nel secondo invece le cose sono andate meno bene e potrebbe avere inciso soprattutto a livello psicologico il grave infortunio occorso a Mandragora».