Appena 8 morti ieri: il dato più basso dal primo marzo Terapie intensive sotto 100
BOLLETTINO. Casi confermati 240.136 (più 175 rispetto a ieri); morti 34.716 (ieri solo 8, mai così bassi dal primo marzo); i guariti sono 188.584 (ieri altri 969). In terapia intensiva ci sono ora 97 pazienti ricoverati, ieri -8. Gli attualmente positivi sono 16.836. Tamponi effettuati 61.315, siamo a un totale di 5.277.273.
NEL MONDO. Siamo quasi a 10 milioni. Casi confermati 9.764.997 (più 136.339 rispetto a ieri); morti totali 492.807 (più 3.076); guariti totali 4.917.328 (più 61.935).
UE VIETATA AGLI USA? I Paesi dell’Unione europea potrebbero vietare l’ingresso ai viaggiatori provenienti dagli Stati Uniti come misura per contenere la diffusione del Coronavirus. Lo riferiscono fonti diplomatiche della Ue alla Cnn, affermando che gli ambasciatori dei 27 Stati membri hanno concordato «in linea di principio» i criteri da applicare mentre si comincia a riaprire ai viaggi internazionali. L’accordo non è definito, in quanto gli ambasciatori devono consultarsi con i rispettivi governi. Lunedì 29 previsto un incontro in merito. In base ai criteri elaborati finora c’è, tra l’altro, la possibilità di escludere i viaggiatori americani dal raggiungere l’Europa. Gli Stati Uniti hanno il triste primato mondiale per numero di casi di coronavirus e di morti correlati. Il bollettino aggiornato dalla Johns Hopkins University parla di 2.467.404 contagi e di 125.039 morti.
FOCOLAI ITALIANI. In Italia al momento ci sono 10 focolai di Coronavirus che preoccupano gli esperti: da Mondragone a Bologna (alla Bartolini), da Palmi ad Alessandria passando per Fiumicino vicino a Roma e Porto Empedocle. Se nella prima fase dell’emergenza a rischio erano soprattutto gli ospedali e le Rsa, oggi il virus sembra diffondersi in particolare sui luoghi di lavoro e nei condomini o ambienti familiari. Questi casi, come ha dichiarato l’infettivologo Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano, «sono la riprova del fatto che la circolazione del virus è ancora presente, come molti di noi hanno sostenuto da tempo. Siamo ancora nella necessità di contenere il fenomeno con tutta l’attenzione che merita. Mi auguro che non si debba affrontare un nuovo lockdown, ma bisogna stare con occhi molto aperti e guardia molto alta».