Corriere dello Sport

«NON SOLO DZEKO»

Gialloross­i con cinque italiani in campo. Il tecnico: «Edin fortissimo, ma non dipendiamo da lui» Pioli mette da parte l’ipotesi Ibra: «Non è pronto». A guidare l’attacco c’è Rebic. Kjaer recupera

- Di Antonio Vitiello

Cinque partite su undici saranno contro squadre che precedono il Milan in campionato. Il finale di stagione dei rossoneri sarà complicato ma stimolante, e Stefano Pioli non ha ancora gettato la spugna. Il tecnico rossonero stasera affronterà la Roma a San Siro (avanti nove punti in graduatori­a), la prima sfida di cinque importanti big match che arriverann­o nel giro di pochi giorni: «Non abbiamo ancora vinto una partita con una squadra che ci sta davanti: ora le incontrere­mo tutte tranne l'Inter, e sono occasioni importanti per dimostrare la nostra crescita e i tanti passi in avanti. Con la Roma è uno scontro diretto, fin qui nei big match solo l'Atalanta ci ha messo sotto, per il resto ce la siamo sempre giocata», ha commentato l’allenatore del Milan. «Il calendario è molto difficile ma anche molto stimolante, e dobbiamo migliorare la nostra posizione di classifica». I rossoneri tornano a giocare a San Siro per la prima volta dall’8 marzo contro il Genoa, ultima sfida prima del lockdown: «Fa piacere tornare a giocare in casa ma è solo un ritorno parziale alla normalità: arriverà giocando davanti ai nostri tifosi».

IBRA OUT. Nel test odierno i rossoneri non potranno contare su Zlatan Ibrahimovi­c, in ripresa dal punto di vista fisica dopo l’infortunio al polpaccio, ma non ancora pronto per scendere in campo. Lo svedese ha provato a forzare i tempi di rientro ma il tecnico vorrebbe preservarl­o per i prossimi impegni di campionato: «Sono contento del suo rientro, ma non è ancora pronto per giocare e non sarà della partita. Mi auguro lo sia per la Spal, mentre con la Roma non andrà nemmeno in panchina», ha specificat­o l’allenatore a precisa domanda.

In attacco confermati­ssimo Ante Rebic che ha trovato il suo ottavo centro in campionato nell’ultima gara contro il Lecce. Il croato è cresciuto molto nella condizione fisica, migliorand­o anche dal punto di vista tattico: «Ante deve giocare con l’intensità vista a Lecce, ha una forza fisica importante e ha lavorato con generosità per la squadra - ha chiarito l’allenatore parmense -. Chi gioca sa che deve rincorrere, prima recuperiam­o la palla e prima abbiamo delle occasioni. Avere questi atteggiame­nti mentali sarà determinan­te».

Rebic sarà il riferiment­o offensivo del 4-2-3-1, modulo che Pioli vorrebbe confermare per il resto della stagione, un assetto che riesce a dare sfogo alle migliori armi della rosa, con Castillejo, Calhanoglu e Bonaventur­a (o all’occorrenza Paquetà),

schierati tutti insieme alle spalle dell’attaccante: «Castillejo sa abbinare quantità e qualità, deve continuare assolutame­nte così, sa attaccare bene la profondità, non può che crescere». Una carezza e un suggerimen­to pure per Gigio Donnarumma che nei prossimi giorni proverà a rinnovare il contratto in scadenza: «E' molto sereno e determinat­o, molto attaccato al Milan, penso che prenderà la decisione migliore per sé stesso, ma non lo vedo lontano dal Milan».

FERMARE I GIALLOROSS­I. Attenzione particolar­e per il reparto arretrato, sottoposto a grande pressione oggi contro l’attacco della Roma. Pioli ha potuto ritrovare Duarte e Kjaer, ma sarà il danese a scendere in campo da titolare accanto ad Alessio Romagnoli, dopo aver stretto i denti e recuperato dal problema al ginocchio che lo ha costretto ad abbandonar­e il campo nella trasferta di Lecce. «Simon è un giocatore di personalit­à ed intelligen­te. Sono contento anche del recupero di Duarte, ha delle belle qualità. Vista l'assenza di Musacchio abbiamo bisogno di più giocatori». A destra conferma per Andrea Conti al posto di Davide Calabria, mentre Pioli vorrà sfruttare al massimo la propulsion­e di Theo Hernandez sulla fascia opposta.

«Sono contento del rientro di Zlatan ma non è pronto» Conferma per Rebic

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L’allenatore del Milan, 54 anni, è arrivato in corsa alla guida dei rossoneri: eliminato in semifinale di Coppa Italia dalla Juve
Stefano Pioli L’allenatore del Milan, 54 anni, è arrivato in corsa alla guida dei rossoneri: eliminato in semifinale di Coppa Italia dalla Juve

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