«NON SOLO DZEKO»
Giallorossi con cinque italiani in campo. Il tecnico: «Edin fortissimo, ma non dipendiamo da lui» Pioli mette da parte l’ipotesi Ibra: «Non è pronto». A guidare l’attacco c’è Rebic. Kjaer recupera
Cinque partite su undici saranno contro squadre che precedono il Milan in campionato. Il finale di stagione dei rossoneri sarà complicato ma stimolante, e Stefano Pioli non ha ancora gettato la spugna. Il tecnico rossonero stasera affronterà la Roma a San Siro (avanti nove punti in graduatoria), la prima sfida di cinque importanti big match che arriveranno nel giro di pochi giorni: «Non abbiamo ancora vinto una partita con una squadra che ci sta davanti: ora le incontreremo tutte tranne l'Inter, e sono occasioni importanti per dimostrare la nostra crescita e i tanti passi in avanti. Con la Roma è uno scontro diretto, fin qui nei big match solo l'Atalanta ci ha messo sotto, per il resto ce la siamo sempre giocata», ha commentato l’allenatore del Milan. «Il calendario è molto difficile ma anche molto stimolante, e dobbiamo migliorare la nostra posizione di classifica». I rossoneri tornano a giocare a San Siro per la prima volta dall’8 marzo contro il Genoa, ultima sfida prima del lockdown: «Fa piacere tornare a giocare in casa ma è solo un ritorno parziale alla normalità: arriverà giocando davanti ai nostri tifosi».
IBRA OUT. Nel test odierno i rossoneri non potranno contare su Zlatan Ibrahimovic, in ripresa dal punto di vista fisica dopo l’infortunio al polpaccio, ma non ancora pronto per scendere in campo. Lo svedese ha provato a forzare i tempi di rientro ma il tecnico vorrebbe preservarlo per i prossimi impegni di campionato: «Sono contento del suo rientro, ma non è ancora pronto per giocare e non sarà della partita. Mi auguro lo sia per la Spal, mentre con la Roma non andrà nemmeno in panchina», ha specificato l’allenatore a precisa domanda.
In attacco confermatissimo Ante Rebic che ha trovato il suo ottavo centro in campionato nell’ultima gara contro il Lecce. Il croato è cresciuto molto nella condizione fisica, migliorando anche dal punto di vista tattico: «Ante deve giocare con l’intensità vista a Lecce, ha una forza fisica importante e ha lavorato con generosità per la squadra - ha chiarito l’allenatore parmense -. Chi gioca sa che deve rincorrere, prima recuperiamo la palla e prima abbiamo delle occasioni. Avere questi atteggiamenti mentali sarà determinante».
Rebic sarà il riferimento offensivo del 4-2-3-1, modulo che Pioli vorrebbe confermare per il resto della stagione, un assetto che riesce a dare sfogo alle migliori armi della rosa, con Castillejo, Calhanoglu e Bonaventura (o all’occorrenza Paquetà),
schierati tutti insieme alle spalle dell’attaccante: «Castillejo sa abbinare quantità e qualità, deve continuare assolutamente così, sa attaccare bene la profondità, non può che crescere». Una carezza e un suggerimento pure per Gigio Donnarumma che nei prossimi giorni proverà a rinnovare il contratto in scadenza: «E' molto sereno e determinato, molto attaccato al Milan, penso che prenderà la decisione migliore per sé stesso, ma non lo vedo lontano dal Milan».
FERMARE I GIALLOROSSI. Attenzione particolare per il reparto arretrato, sottoposto a grande pressione oggi contro l’attacco della Roma. Pioli ha potuto ritrovare Duarte e Kjaer, ma sarà il danese a scendere in campo da titolare accanto ad Alessio Romagnoli, dopo aver stretto i denti e recuperato dal problema al ginocchio che lo ha costretto ad abbandonare il campo nella trasferta di Lecce. «Simon è un giocatore di personalità ed intelligente. Sono contento anche del recupero di Duarte, ha delle belle qualità. Vista l'assenza di Musacchio abbiamo bisogno di più giocatori». A destra conferma per Andrea Conti al posto di Davide Calabria, mentre Pioli vorrà sfruttare al massimo la propulsione di Theo Hernandez sulla fascia opposta.
«Sono contento del rientro di Zlatan ma non è pronto» Conferma per Rebic