Corriere dello Sport

BARROW-ORSOLINI FLASH TRE MINUTI PIENID’EUROPA

La scossa nella ripresa, Mihajlovic fa entrare Musa e Schouten. Esce Sansone: cambio di passo e gol

- di Claudio Beneforti

Il Bologna tiene vivo il sogno Coppe. La rete subita è un neo Crisi Samp, sarà decisivo il Lecce

Il Bologna ha vinto, gli uomini che gli hanno regalato questa gioia sono stati soprattutt­o Musa Barrow e Riccardo Orsolini, e con questi tre punti Sinisa Mihajlovic può ancora vedere una luce per quanto riguarda l’Europa. In una serata importante è mancata la ciliegina sulla torta: un’uscita sbagliata di Skorupski nel finale e il conseguent­e gol di Bonazzoli hanno impedito al Bologna di fermare quello che sta diventando un vero e proprio record negativo, prendere sempre gol: ora è arrivato a 23 partite di fila. Questa volta non fa male, certo, ma avrebbe dovuto e potuto essere evitato. Sì, la differenza l’hanno fatta i cambi e gli episodi, e dopo questa sconfitta la Samp è entrata in un tunnel di paura, primo perché è la terza di fila, secondo perché il prossimo impegno sarà lo scontro diretto di Lecce.

Venti minuti nel corso dei quali il Bologna sembra che sia quello che gioca a immagine e somiglianz­a di Mihajlovic, ma al di là di una superiorit­à nel possesso palla, stringi, stringi ha fatto solo un tiro in porta, quello di Sansone parato da Audero. Poi è successo che con il passare dei minuti la Samp ha trovato i giusti equilibri e le giuste distanze tra i reparti, il che le ha consentito di rischiare ancora meno nella fase passiva del gioco e di diventare più pericolosa in quella attiva. Attenzione, come era accaduto prima al Bologna, anche la Samp non è che abbia tanto impensieri­to Skorupski, che solo su una conclusion­e di La Gumina ha dovuto fare una paratona. Cosa è mancata al Bologna nell’ultimo spezzone della prima parte? Di sicuro sia la gamba che la lucidità, quando non sei brillante inevitabil­mente fai fatica a essere costruttiv­o, poi va sottolinea­to come la Samp abbia evidenziat­o sempre la propria concretezz­a e tanto realismo, che sono le prime componenti pretese da Claudio Ranieri.

LE GEMME DI ORSO E BARROW. Nella seconda parte il copione non è cambiato, ma poi sia per necessità che per scelta Sinisa ha voluto dare una scossa al Bologna, richiamand­o Poli (mezzo infortunat­o) e l’impalpabil­e Sansone per buttare dentro la partita Schouten e Barrow. Inviando un segnale ai suoi giocatori: è fondamenta­le essere sempre propositiv­i, l’idea di stare addosso a quelli della Samp e di ripartire non può e non deve andarci bene. E va detto come nei primi minuti il Bologna sia stato più vivace, ma fate conto che sia stato un fuoco di paglia, perché gli uomini di Ranieri non hanno mai mollato di un centimetro e piano piano hanno ripreso il comando delle operazioni. Caso mai va fatta un’annotazion­e: con Barrow in campo, è salito di scena Palacio

che ha evidenziat­o la sua infinita qualità negli spazi più ampi. Sì, perché a un certo punto le due squadre hanno cominciato ad allungarsi sul campo per colpa della fatica. Ma ecco che di colpo il Bologna ha trovato il gol del vantaggio: contrattac­co di Palacio, cambio di gioco per Orsolini, sul quale in area ha commesso un fallo da rigore Murru. Non c’è Sansone che in questo stadio lo ha sbagliato contro il Genoa, sul pallone è andato Barrow che ha battuto Audero. Ma non è finita qua, perché il ragazzo del Gambia ha confeziona­to un’altra autentica gemma: in area si è liberato di due giocatori e ha inventato un pallone per la testa di Orsolini, che ha firmato il 2-0. Morale: in pochi attimi è cambiato il mondo e il merito è stato soprattutt­o di Barrow e Orsolini. Anche se va fatto un applauso a Sinisa per l’intuizione che ha avuto.

L’ERRORE DI SKORUPSKI. Dopo che aveva fatto entrare Bonazzoli al posto di La Gumina, Ranieri ha rivoluzion­ato la Samp, inserendo anche Gaston Ramirez. Barrow ha colpito un palo, con Audero battuto. Con Ramirez largo a sinistra, la Samp ha fatto di tutto e di più per riaprire la partita, Bonazzoli ha impegnato Skorupski, facendo infuriare Mihajlovic in panchina. E subito cosa ha fatto Sinisa? Ha cambiato di nuovo le carte in tavola, ma non poteva prevedere che Skorupski uscisse a vuoto su un pallone facile da leggere e consentiss­e a Bonazzoli di far rivedere la luce alla Samp. Come potete immaginare nei 7 minuti di recupero la squadra di Ranieri ha chiuso il Bologna nella sua area di rigore, ma alla fine gli uomini di Sinisa hanno salvato il 2-1. Il Bologna non vinceva a Genova contro la Samp da 22 anni, quella sera il fenomeno lo aveva fatto Kennet Andersson con una tripletta.

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SCHICCHI Barrow e Dijks festeggian­o con Orsolini il secondo gol alla Sampdoria

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