Franck, dominatore all’Olimpico e sul web
Il ruggito di Ribery si fa sentire anche a distanza di tempo e di spazio. Il giorno dopo la sconfitta dell'Olimpico Franck infatti si fa leader attraverso i social e parla ai tifosi: combatteremo per voi. È il messaggio che il francese rivolge ai sostenitori viola ancora delusi da arbitro e sconfitta, ma sempre più fieri del Re di Baviera che fa onore al suo talento e alla maglia viola. Il gol di Ribery a Roma è come una corona che va a completare l'abito di Sua Maestà e arricchisce la sostanza del campione che aiuta, consiglia, incoraggia e dà l'esempio. Sa quando giocare o lasciar giocare altri compagni, sempre con classe. Firenze non può chiedere di più a FR7 che spesso si dimentica di avere trentasette anni e pure di avere in bacheca venticinque trofei. Il giorno successivo alla sconfitta, lui grida ancora forte che la Fiorentina deve continuare a lottare, posta il risultato della gara con tre faccine arrabbiate, mentre il suo profilo Imstagram si riempie di complimenti. Da sua moglie all'amico Boateng passando da Dabo a Terracciano a Frey. Tutti fanno il tifo per lui.
SEMPRE PRESENTE. Del resto Ribery è sensazionale, come la rete che ha segnato. Non smette di stupire e sabato scorso si è preso il palcoscenico dell'Olimpico con una magia che ha portato in vantaggio la Fiorentina. Ha lasciato impietriti i laziali ma anche i compagni che hanno definito il suo gol «devastante». È il suo primo centro dopo il lockdown e il terzo nella nostra serie A dopo quelli contro il Milan e l'Atalanta. Tutti i gol sono arrivati in trasferta fino a questo momento con il tabù Franchi ancora da sfatare. Magari già mercoledì sera contro il Sassuolo sarà la volta buona. Al momento pare davvero impossibile poter fare a meno di lui. C'è infatti un altro dato da non sottovalutare: nelle ultime due uscite Ribery è l'unico giocatore viola della fase offensiva sempre presente come titolare, in entrambe le gare. Con Vlahovic e Chiesa contro il Brescia lunedì scorso o al fianco di Cutrone all'Olimpico. È sempre Franck in campo dal primo minuto con gli altri che girano intorno a lui per squalifica o scelta tecnica. È la certezza della Fiorentina, il punto fermo da cui ripartire sempre.