SARRI È IN GUARDIA «JUVE, ATTENZIONE»
L’allenatore bianconero non si fida e invita tutti alla massima concentrazione «In casa del Genoa è molto difficile, la squadra lo sa Numericamente non possiamo fare più di 2-3 cambi»
Senza sosta. Senza alzare il piede dall’acceleratore. Lo impone il calendario. Lo impone la classifica visto che i quattro punti sulla Lazio rappresentano certamente un buon punto di partenza ma non sufficiente per rilassarsi. Lo impone l’avversario di questa sera, quel Genoa capace a Marassi di battere la Juve tre volte negli ultimi sei anni. Per questo Maurizio Sarri non si fida e mantiene le antenne ben dritte: «Andare a giocare lì è difficile per tutti, non solo per la Juve. Il Genoa una squadra che nelle partite casalinghe negli ultimi anni ha fatto bene, è una partita complicata come sempre in trasferta, in questo periodo, con le squadre che si giocano la salvezza. Penso che i ragazzi siano molto consapevoli di questo, non ci possiamo permettere niente di diverso. Se ci aspettiamo qualcosa di semplice, siamo sulla strada sbagliata». Vietato distrarsi, insomma. Vietato sbagliare approccio o guardare la differenza di classifica. Si rischierebbero brutte sorprese che vanificherebbero la positiva ripresa del campionato post Covid.
TURNOVER. Senza sosta, quindi. Senza alzare il piede dall’acceleratore. E senza grandissimo turnover. «In questo momento possiamo fare soltanto qualche avvicendamento - riflette il tecnico bianconero - numericamente non ci possiamo permettere di alternare più di 2-3 giocatori. Nell’ultima partita contro il Lecce, avevamo tra i convocati 14 giocatori di movimento, tre portieri e tre ragazzi dell’Under 23. E tra quei quattordici, ce n’erano due che avevano fatto solo tre allenamenti con la squadra. Non abbiamo molte soluzioni: in questo momento possiamo solo pensare a un paio di cambi; speriamo nei prossimi giorni di recuperare qualcuno e di avere più scelta». Le novità saranno per forza limitate: Danilo, al rientro dalla squalifica, è atteso dal ruolo di terzino sinistro dove contro il Lecce è stato adattato Matuidi che tornerà verosimilmente nella sua posizione naturale di interno sinistro. Il ballottaggio è tutto francese con Rabiot, mentre nel tridente offensivo il dubbio è tra Bernardeschi (favorito) e Douglas Costa. Per il resto, non si attendono sorprese. Avanti con Dybala e Ronaldo, quindi, protagonisti delle vittorie con Bologna e Lecce. «In questo momento possono giocare - conferma Sarri -, il problema verrà fuori tra 2-3 partite. Non penso ci sia un problema di sovraccarico però, nel lungo periodo, il recupero di Higuain è indispensabile». Il Pipita è tornato nel migliore dei modi dall’infortunio, segnando subito contro il Lecce, ma non ha ancora i novanta minuti nel motore. «Sta meglio, l’unica incertezza è la sua tenuta in un minutaggio più elevato». Stesso discorso per Ramsey: «Pure Aaron sta meglio, nell’ingresso in campo con il Lecce ho visto qualcosa di migliore rispetto a Bologna, ma anche su di lui c’è l’incognita minutaggio. Bisogna capire se sia meglio metterlo per 30 minuti nel finale o se per 50-60 dall’inizio. In ogni caso, mi sembra che abbia preso la strada giusta». Tutto a posto anche per Bentancur, uscito per un crampo nella gara di venerdì scorso. «Mi aspettavo un giocatore forte, ma Rodrigo mi ha sorpreso. In questi mesi ha maturato più convinzione e personalità, ora ha più partite e più esperienza. Ci potrà sorprendere ancora in futuro, perchè ha ancora dei margini di crescita».
CONDIZIONE. In generale, Sarri ritiene che la Juve sia «ancora in una fase in cui dobbiamo trovare il massimo della condizione fisica e forse non fa così male giocare così spesso. Passando le giornate, si avrà il problema inverso: i giocatori andranno in condizione ma accuseranno l’accumularsi della partite. Stiamo cambiando tutto, specialmente la gestione del post partita, per recuperare più velocemente. E’ tutto un lavoro di scarico e preparazione della partita, poi c’è la novità dei cinque cambi da maneggiare con cura». Senza sosta. E senza alzare il piede dall’acceleratore.
«Stanchezza? Fra qualche partita ritrovare Higuain sarà fondamentale»