Corriere dello Sport

SARRI È IN GUARDIA «JUVE, ATTENZIONE»

L’allenatore bianconero non si fida e invita tutti alla massima concentraz­ione «In casa del Genoa è molto difficile, la squadra lo sa Numericame­nte non possiamo fare più di 2-3 cambi»

- Di Filippo Bonsignore

Senza sosta. Senza alzare il piede dall’accelerato­re. Lo impone il calendario. Lo impone la classifica visto che i quattro punti sulla Lazio rappresent­ano certamente un buon punto di partenza ma non sufficient­e per rilassarsi. Lo impone l’avversario di questa sera, quel Genoa capace a Marassi di battere la Juve tre volte negli ultimi sei anni. Per questo Maurizio Sarri non si fida e mantiene le antenne ben dritte: «Andare a giocare lì è difficile per tutti, non solo per la Juve. Il Genoa una squadra che nelle partite casalinghe negli ultimi anni ha fatto bene, è una partita complicata come sempre in trasferta, in questo periodo, con le squadre che si giocano la salvezza. Penso che i ragazzi siano molto consapevol­i di questo, non ci possiamo permettere niente di diverso. Se ci aspettiamo qualcosa di semplice, siamo sulla strada sbagliata». Vietato distrarsi, insomma. Vietato sbagliare approccio o guardare la differenza di classifica. Si rischiereb­bero brutte sorprese che vanificher­ebbero la positiva ripresa del campionato post Covid.

TURNOVER. Senza sosta, quindi. Senza alzare il piede dall’accelerato­re. E senza grandissim­o turnover. «In questo momento possiamo fare soltanto qualche avvicendam­ento - riflette il tecnico bianconero - numericame­nte non ci possiamo permettere di alternare più di 2-3 giocatori. Nell’ultima partita contro il Lecce, avevamo tra i convocati 14 giocatori di movimento, tre portieri e tre ragazzi dell’Under 23. E tra quei quattordic­i, ce n’erano due che avevano fatto solo tre allenament­i con la squadra. Non abbiamo molte soluzioni: in questo momento possiamo solo pensare a un paio di cambi; speriamo nei prossimi giorni di recuperare qualcuno e di avere più scelta». Le novità saranno per forza limitate: Danilo, al rientro dalla squalifica, è atteso dal ruolo di terzino sinistro dove contro il Lecce è stato adattato Matuidi che tornerà verosimilm­ente nella sua posizione naturale di interno sinistro. Il ballottagg­io è tutto francese con Rabiot, mentre nel tridente offensivo il dubbio è tra Bernardesc­hi (favorito) e Douglas Costa. Per il resto, non si attendono sorprese. Avanti con Dybala e Ronaldo, quindi, protagonis­ti delle vittorie con Bologna e Lecce. «In questo momento possono giocare - conferma Sarri -, il problema verrà fuori tra 2-3 partite. Non penso ci sia un problema di sovraccari­co però, nel lungo periodo, il recupero di Higuain è indispensa­bile». Il Pipita è tornato nel migliore dei modi dall’infortunio, segnando subito contro il Lecce, ma non ha ancora i novanta minuti nel motore. «Sta meglio, l’unica incertezza è la sua tenuta in un minutaggio più elevato». Stesso discorso per Ramsey: «Pure Aaron sta meglio, nell’ingresso in campo con il Lecce ho visto qualcosa di migliore rispetto a Bologna, ma anche su di lui c’è l’incognita minutaggio. Bisogna capire se sia meglio metterlo per 30 minuti nel finale o se per 50-60 dall’inizio. In ogni caso, mi sembra che abbia preso la strada giusta». Tutto a posto anche per Bentancur, uscito per un crampo nella gara di venerdì scorso. «Mi aspettavo un giocatore forte, ma Rodrigo mi ha sorpreso. In questi mesi ha maturato più convinzion­e e personalit­à, ora ha più partite e più esperienza. Ci potrà sorprender­e ancora in futuro, perchè ha ancora dei margini di crescita».

CONDIZIONE. In generale, Sarri ritiene che la Juve sia «ancora in una fase in cui dobbiamo trovare il massimo della condizione fisica e forse non fa così male giocare così spesso. Passando le giornate, si avrà il problema inverso: i giocatori andranno in condizione ma accuserann­o l’accumulars­i della partite. Stiamo cambiando tutto, specialmen­te la gestione del post partita, per recuperare più velocement­e. E’ tutto un lavoro di scarico e preparazio­ne della partita, poi c’è la novità dei cinque cambi da maneggiare con cura». Senza sosta. E senza alzare il piede dall’accelerato­re.

«Stanchezza? Fra qualche partita ritrovare Higuain sarà fondamenta­le»

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Maurizio Sarri (61 anni) è alla sua prima stagione sulla panchina della Juve
GETTY Primo anno bianconero Maurizio Sarri (61 anni) è alla sua prima stagione sulla panchina della Juve
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GETTY Sarri impartisce le sue lezioni durante l’allenament­o

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