Corriere dello Sport

Sturaro: È la mia partita

- di Emmanuele Gerboni

«Dobbiamo pensare che nulla è impossibil­e e fare gioco di squadra. Sono convinto che solo il lavoro ti può permettere di migliorare, allenament­o dopo allenament­o e partita dopo partita». Davide Nicola chiede al suo Genoa l’approccio giusto nella sfida impossibil­e con la Juventus. Si torna in campo dopo il pareggio in rimonta di sabato scorso: «Il punto di Brescia diventa importante per il fatto che abbiamo mosso la classifica, che abbiamo recuperato una partita che non era facile da recuperare con la voglia di andarcela a recuperare. Noi non guardiamo gli altri ma dobbiamo avere la consapevol­ezza di guardare noi stessi e migliorare. Certo è che questa partita ci ha fatto migliorare su delle cose che contro il Parma erano mancate», spiega ancora a Genoa Channel.

EX. E quella di stasera sarà una sfida dal sapore speciale anche per l’ex bianconero Sturaro: «Genoa e Juventus sono due realtà che hanno fatto parte della mia vita: sarà una gara emozionant­e. L’anno scorso segnai un gol molto importante visto che nel finale di stagione abbiamo fatto molta fatica. Ci aspetta una partita altrettant­o difficile, la Juve è una squadra costruita per vincere tutto». Sulla sua esperienza a Torino non ha dubbi: «Cosa ho imparato dai bianconeri? Mi hanno insegnato ad andare sempre al massimo, ovviamente a vincere, e mi hanno fatto capire cosa vuol dire lavorare per raggiunger­e degli obiettivi. Il Genoa invece mi ha fatto diventare grande, mi ha aiutato, mi ha aspettato e poi mi ha lanciato. Tornare qui è stato naturale, l’ho scelto per me stesso, perché avevo bisogno di sentirmi a casa, e poi perché volevo aiutare questa società nei limiti del mio possibile».

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LAPRESSE Stefano Sturaro, 27 anni, è stato tra anni alla Juve

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