Corriere dello Sport

Parma, voglia di riscatto

- di Paolo Grossi

- E un Parma che ha poco tempo per leccarsi le ferite dopo la bruciante sconfitta contro l’Inter di domenica sera al Tardini. Il rospo da mandare giù è particolar­mente indigesto, vuoi per alcune decisioni dell’arbitro Maresca, in primis il mancato rigore quando Barella ha steso Kulusveski e si era sull’1-0, vuoi per il crollo finale dovuto alla stanchezza, agli acciacchi muscolari e all’improvvida espulsione di Kucka dopo l’1-1. Roberto D’Aversa ha messo che «se abbiamo perso dopo avere avuto sete clamorose occasioni da gol vuol dire che qualche errore c’è stato». Già, e anche un netto calo fisico dovuto alle uscite di Gagliolo, Dermaku e Scozzarell­a, senza che i sostituti siano riusciti a innervare di energie la squadra che aveva speso tanto. Proprio due sostituti invece, Moses e l’ex Bastoni, hanno regalato la vittoria all’Inter confeziona­ndo il gol del 2-1. Se non altro una partita così, arrivata come terza tappa del tour de force, può aver fatto capire anche ai tifosi che forse l’Europa League non è un vero traguardo per una squadra come il Parma, ancora delicata trovandosi alla sua seconda stagione di serie A dopo esserci arrivata in tre anni dai Dilettanti. L’Europa, il Parma dopo 17 anni di fila di partecipaz­ioni, manca da dodici stagioni, comportere­bbe un preliminar­e estivo in un momento in cui probabilme­nte parecchi calciatori non avranno ancora smaltito le scorie della intensa post-season. Sulla carta però la sfida di domani sera al Bentegodi con il Verona sarebbe una sorta di spareggio per poi andare a o contendere al Milan il settimo posto. In realtà in palio c’è solo il platonico titolo di sorpresa stagionale: il Parma recupera Iacoponi ma perde Kucka squalifica­to. Da valutare le condizioni di Gagliolo e Dermaku. Probabile l’impiego dal 1’ di Barillà e fors’anche Karamoh con Cornelius che potrebbe rifiatare inizialmen­te, lasciando spazio così a un tridente senza torri in cui anche Caprari di candida come vice-Gervinho.

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Roberto D’Aversa, 44 anni, tecnico del Parma

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