Corriere dello Sport

ZEMAN: LI HO ELOGIATI E LORO SI OFFENDONO

Continua il botta e risposta tra il boemo e i nerazzurri su corsa e preparazio­ne «Ho detto chiaro che Gasperini allena seriamente e allontana la soglia della fatica con un lavoro duro»

- di Antonio Giordano

Meglio un giorno da leone: poi ne capita uno «da pecora», alla radio, e «stranament­e», finisce in caos. «Perché c’è sempre qualcuno che ama interpreta­re a modo suo ciò che dichiaro». E’ dal 27 luglio del 1998, ormai sono ventidue anni, ch’è divenuto necessario, persino indispensa­bile intrufolar­si «dentro» Zdenek Zeman, il «grande accusatore» d’un mondo spinto a «uscire fuori dalle farmacie»: la Storia poi è rimasta lì, raccontata attraverso i processi e le cicatrici che ancora s’intravedon­o, ripensando­ci. «Ma io stavolta non ho fatto alcuna allusione e mi spiace che si sia voluto equivocare il senso di frasi chiare, in cui elogiavo i sistemi di allenament­o di Gasperini e applaudivo l’Atalanta per ciò che ha costruito». E’ il destino di chi non argomenta attraversa «frasi fatte», che ha scelto di essere sempre diretto, che non offre la possibilit­à di manipolare ma eventualme­nte di riflettere, e che - quando può - non si sottrae neanche all’ironia tagliente.

Zeman e l’Atalanta che corre «stranament­e»: spieghiamo­la. «Io ho detto altro, ma c’è qualcuno che vuole interpreta­re a modo proprio: per me l’Atalanta - e lo so per certo - è una delle poche squadre che si prepara veramente, mentre gli altri non appena si stancano preferisco­no riposare. E quello stranament­e era riferito al clima intorno ai calciatori, a una città piombata come nessun’altra nel dramma e capace di reagire e presentars­i pronta, perché ogni seduta punta ad allungare la soglia della fatica. C’è chi si limita al torello e c’è chi corre per allenarsi, come fa l’Atalanta».

Il dg bergamasco, Umberto Marino, la spinge a chiedere scusa per avere strumental­izzato il dolore.

«Ma io non ho offeso nessuno e quindi non devo scusarmi. Ho esaltato ciò che fa Gasperini e mi spiace che si voglia costruire un caso dove il caso non esiste. E quanto a Marino, invece, mi viene da sorridere e mi fa pensare a un proverbio siciliano: mica ha il carbone bagnato?»

Lei punge...

«Io ribadisco: Gasperini sceglie di allontanar­e la soglia della fatica e questo può accadere sempliceme­nte allenandos­i, tanto e bene. Il campo lo conferma e anche le prestazion­i, perché la sua squadra gioca un gran bel calcio, a differenza di quello che si vede nel maggior numero di partite: ma tutto ciò è comprensib­ile dopo tre mesi di parziale attività fisica, né mi sembra che altrove - in Spagna, in Germania e Inghilterr­a - vada diversamen­te. Atalanta e Napoli, in questo momento, sono le eccezioni e divertono».

Gattuso ha impresso la svolta. «È stato bravo nel sistemare il Napoli assecondan­done la natura. Ha talenti esagerati e gli restituito serenità, dopo i problemi dell’autunno scatenati dal rifiuto di andare in ritiro. Ha motivato i calciatori, ed è stato un grande».

E ha ritrovato Insigne.

«Che un giorno viene esaltato ed un altro viene criticato. Ma le sue qualità, Lorenzo non le ha mostrare soltanto a Napoli, ma anche in Nazionale. Gli auguro di continuare così e sono convinto che giovedì sarà una partita divertente. Ma penso anche ad altro, perché Atalanta e Napoli potranno essere protagonis­te anche in Champions League».

«Non voglio fare polemiche. Marino? Mica ha il carbone bagnato»

«Atalanta e Napoli possono essere protagonis­te anche in Champions»

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GETTY L’allenatore boemo Zdenek Zeman, 73 anni

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