Corriere dello Sport

Soriano e Sansone, il Bologna alla ricerca dei “gemelli” perduti

In debito di condizione Impegno sì guizzi no. Dopo la gara Sinisa ha parlato con loro, chiedendo più coraggio

- Di Giorgio Burreddu

la sua grande qualità l’ha lasciata anche dentro la partita contro la Sampdoria, maggiormen­te dopo l’entrata di Barrow. E cioè uno dei tre tesori dell’attacco del Bologna che almeno a sentire le provocazio­ni di Sinisa rischia di diventare compagno di panchina di Orsolini e Skov Olsen se resta solo bellino dal punto di vista estetico.

Allenatore: Mihajlovic. A disposizio­ne: 12 Da Costa, 97 Sarr, 4 Denswil, 6 Bonini, 25 Corbo, 11 Krejcí, 8 Dominguez, 32 Svanberg, 34 Baldursson, 70 Ruffo Luci, 10 Sansone, 26 Juwara, 29 Cangiano. Indisponib­ili: Poli, Mbaye, Skov Olsen, Santander. Squalifica­ti:Diffidati: Denswil.

Allenatore: Zenga. A disposizio­ne: 1 Rafael, 34 Ciocci, 12 Cacciatore, 22 Lykogianni­s, 8 Cigarini, 14 Birsa, 21 Ionita, 24 Faragò, 26 Ragatzu, 9 Paloschi, 27 Lombardi, 35 Ladinetti, 37 Gagliano. Indisponib­ili: Pisacane, Klavan, Pereiro, Oliva, Pavoletti. Squalifica­to: - Diffidati: Lu. Pellegrini, Simeone, Ionita.

DOMANI A BOLOGNA Stadio Dall’Ara ore 19,30. TV: Sky Sport Serie A e canale 255.

Il fiato corto, la gamba meccanizza­ta, lenta, imballata. E il cuore in panne. Roberto Soriano e Nicola Sansone vanno alla ricerca di se stessi. Sono ancora indietro. Di condizione e di giocata. Prime due partite: sottotono. L’ultima (a Genova): senza luce. I gemelli del Bologna sono ancora in debito di condizione. Uno dei due domani rifiaterà, o potrebbe farlo. Soriano è sempre stato l’uomo in più di Sinisa, ma il controllo della trequarti non c’è, non c’è fino in fondo. E anche Sansone gioca con dribbling e spirali di buona volontà, ma il guizzo non è mai quello giusto. Sinisa ha parlato con loro anche dopo la partita, ha chiesto a tutti e due più coraggio, più grinta, più forza. Concetti che il tecnico serbo ha poi esteso a tutti: nessuno escluso. «Contento per la vittoria, ma dobbiamo dare di più», aveva detto Sinisa negli spogliatoi di Marassi. Un telegramma per tutti, anche per Sansone e per Soriano.

SORIANO. Ecco qui i problemi di condizione che la pandemia inevitabil­mente doveva creare. Mesi di stop, di allenament­i fai-da-te, o comunque privi della solita struttura al centro tecnico di Casteldebo­le. Gli effetti li hanno nelle gambe Soriano e Sansone, a cui sta mancando la scintilla. Uomo di raccordo tra il centrocamp­o e l’attacco, Soriano è sempre stato fondamenta­le nel gioco rossoblù. L’anno scorso in 17 partite (e 2 gol) contribuì a lanciare il Bologna fino al decimo posto. Nelle 20 (e 3 gol) di quest’anno il vero Soriano si era visto nella prima parte. Il lockdown ha azzerato tutto. Diventato papà per la seconda volta, Soriano sta provando a tornare su livelli di qualità alti, eccellenti, quelli che Sinisa gli ha chiesto.

Contro la Sampdoria i valori sono stati positivi: 91% di precisione al passaggio, contrasti vinti, tiri (3). E allora? E’ la giocata alla Soriano che sta venendo a mancare in questo primo scorcio di campionato dalla ripresa. Nell’analisi delle statistich­e, quella di Soriano resta sempre una partita di livello. Ma Mihajlovic da lui pretende più coraggio, più palloni rischiosi, più opzioni di gioco in avanti.

GUIZZI. Discorso analogo per Sansone, che di queste prime due partite è l’elemento di maggior necessità. Di lui c’è bisogno per fondere le partite, per dare più giri in attacco. Ma anche lui è appesantit­o. Lo stop prolungato e l’impossibil­ità di allenarsi in spazi aperti con un certa continuità ora si stanno facendo sentire. Tanto che il cambio con Barrow, a pochi minuti dall’inizio del secondo tempo, ha segnato la svolta positiva per il Bologna.

A Marassi Sansone ha corso molto, ma la linea di passaggio non è mai stata realmente efficace: solo 16 andati a buon fine su 25 giocate. Modeste. Poco servito (anche), e su questo il Bologna dovrà lavorare nei prossimi giorni per cercare di strappare più grinta anche a Sansone. Servono i suoi stretti, Mihajlovic li chiede a gran voce. Invece nel complesso dei 56’ giocati resta poco: due falli commessi e poco altro. Perché?

VALZER. Mihajlovic vuole valutare al meglio i dettagli anche per evitare infortuni sconvenien­ti. Anche se ora Sansone e Soriano non stanno rendendo, il tecnico non vuole perderli, è per questo che non sta calcando la mano. Aspetterà entrambi, ma è possibile che per la prossima sfida del Dall’Ara uno tra Sansone e Soriano cominci dalla panchina. Dominguez è già pronto per un posto sulla trequarti. C’è anche Svanberg per quel posto, Mihajlovic sullo svedese ci ha sempre puntato. Ballottagg­i ce ne sono. E Sansone? Barrow (o Palacio) potrebbe prendere il suo posto a sinistra. Già oggi Mihajlovic potrebbe decidere in merito.

Il valzer dei cambi è necessario, lo sa anche Mihajlovic. Ma adesso dai due gemellini rossoblù si aspetta il salto di qualità. L’Europa passa dai piedi di Soriano e anche dai guizzi di Sansone. L’ambizione europea passa necessaria­mente anche da loro.

 ?? GETTY ?? Roberto Soriano, 29 anni e l’ex rossoblù Albin Ekdal, 30 anni
GETTY Roberto Soriano, 29 anni e l’ex rossoblù Albin Ekdal, 30 anni
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy