EMPOLI,CICIRETTI NON PUÒ BASTARE
Marino perde l’occasione di agganciare la zona play off
PESCARA (4-4-2): Fiorillo 6,5; Balzano 6 Drudi 6,5 Scognamiglio 6,5 Crecco 6,5; Zappa 6,5 (26’ st Pucciarelli 6) Busellato 6,5 (47’ st Melegoni sv) Kastanos 5,5 (26’ st Clemenza 6,5) Memushaj 6,5; Galano 6,5 Maniero 7 (40’ st Bojinov sv). A disp.: Alastra, Del Grosso, Bruno, Elizalde, Pavone, Palmiero, Mane, Borrelli. All.: Legrottaglie 6,5.
EMPOLI (4-3-3): Brignoli 6,5; Pinna 6,5 (40’ st Gazzola sv) Sierralta 6 Romagnoli 5 Balkovec 6,5; Bandinelli 6,5 (26’ st Henderson 6) Stulac 6,5 Zurkowski 6,5; Bajami 6 Moreo 5,5 (15’ st Mancuso 6) Tutino 5,5 (16’ st Ciciretti 7). A disp.: Branduani, Perucchini, Maietta, Nikolaou, Antonelli, Fantacci, Frattesi, Viti. All.: Marino 6,5. ARBITRO: Ayroldi di Molfetta 6,5. Guardalinee: Pagnotta-Marchi. Quarto uomo: Dionisi. MARCATORI: 19’ st Ciciretti (E), 31’ st Maniero (P, rig.)
AMMONITI: Zurkowski (E), Drudi (P),
Balzano (P).
NOTE: al 19’ pt gol annullato a Balkovec (E) per fuorigioco. Al 48’ st espulso Branduani (E) dalla panchina per proteste. Angoli: 3-3. Rec.: pt 2’, st 6’.
La sfumatura di grigio che ci voleva per il Pescara. Un pareggio che vale tanto, il primo della gestione Legrottaglie che, finora, aveva visto solo bianco o nero, però con più sconfitte che vittorie.
LA PARTITA. Si comincia con l’Empoli che cerca di mettere in mostra la sua superiorità tecnica esaltandosi nel palleggio, anche se l’unica conclusione pericolosa si registra (al 14’) solo con un cross da palla avvelenata di Balkovec, ma Fiorillo è attento e devia in angolo. Lo stesso Balkovec al 19’ porterebbe in vantaggio gli ospiti con una rasoiata dal limite, ma il suo compagno Moreo è in fuorigioco sulla traiettoria e l’arbitro giustamente annulla. L’episodio, comunque, scuote il Pescara che subito dopo si fa pericoloso in contropiede con Zappa e Galano, poi sciupa con Maniero. Il predominio ospite è abbastanza evidente, tuttavia il Pescara sa stringere i denti, non si scompone e resiste.
La ripresa inizia addirittura con maggiore brio. Marino tira fuori l’artiglieria pesante inserendo Mancuso (il grande ex) e Ciciretti. E proprio quest’ultimo al 19’ s’inventa un sinistro a giro imprendibile che incenerisce Fiorillo. Legrottaglie tenta la mossa della disperazione rivoluzionando tatticamente il suo scacchiere, con gli ingressi di Clemenza e Pucciarelli, e passando al 4-3-3. Gli effetti si notano subito, ma non tanto per l’apporto dei nuovi entrati quanto per l’ingenuità di Romagnoli (altro ex, ai tempi di Zeman) che aggancia in area Maniero: lo stesso centravanti dal dischetto non perdona. L’Empoli schiaccia gli abruzzesi nella loro area, ma... non c'è più spazio per ribaltoni.