Longo e Capello: amaro Livorno
LIVORNO (4-3-1-2): Plizzari 6; Delprato 5,5 Bogdan 5 (13’ st Coppola 6) Boben 5 Seck 4,5 (33’ pt Ruggiero 5): Agazzi 5 Luci 5 (13’ st Trovato 6) Awau 6; Marras 5 (6’ st Murilo 5,5); Braken 4,5 (33’ pt Ferrari 5) Marsura 4,5. A disp.: Neri, Ricci, Morelli, Fremura, Murilo, Pallecchi, Mazzeo. All.: A.Filippini (squalificato, in panchina Balleri) 5
VENEZIA (4-3-1-2) Lazzerini 6,5; Lakicevic 6 Modolo 6 Casale 6,5 (13’ st Molinaro 6) Ceccaroni 6; Lollo 6,5 (22’ st Zucolini 6) Fiordilino 6 (13’ st Vacca 6) Maleh 7 (33’ st Marino sv); Longo 7 Zigoni 6 (13’ st Montalto 6) Capello 7. A disp.: Bertinato, Pomini, Riccardi, Cremonesi, Vacca, Monachello. All.: Dionisi 7.
ARBITRO: Ros di Pordenone 5. Guardalinee: Mokhtar e Vono. Quarto uomo: Volpi MARCATORI: 19’ pt Longo, 22’ Capello.
AMMONITI: Marras e Modolo. NOTE: angoli 4-3 per il Venezia. Minuti di recupero 2’ e 5’.
Cancellato in pochi minuti il blitz sul campo della Juve Stabia che aveva aperto un piccolo spiraglio per il Livorno e per questo ultimo scorcio di campionato. E invece no. Così niente da fare e la condanna è praticamente imminente. Antonio Filippini (in tribuna per squalifica e sostituito da David Balleri) sbaglia qualche mossa come il lancio di Seck sulla fascia sinistra e quello di Braken al centro della prima linea. Purtroppo subisce la serata nera dei due difensori centrali, il nervosismo di Marras (che si fa ammonire) e la mollezza di un centrocampo inesistente.
LA PARTITA. E così il Venezia comanda le operazioni, si assesta nella metà campo amaranto, comincia la sua sarabanda con Maleh imprendibile, la forza degli esterni, la scaltrezza in fase offensiva. Nel giro di tre minuti mette a segno due reti.
La prima con Longo (sospetto fuorigioco) e al 22’ il raddoppio con Capello che sfrutta dalla sinistra il cross di Maleh e di testa infila Plizzari. Il Venezia gioca con assoluta tranquillità. Qualche barlume in casa amaranto all’inizio della ripresa ma tanta confusione. Vi sono tanti cambi, da registrare il debutto nelle file amaranto del gigante Coppola schierato al posto di uno spento Bogdan, in un Livorno ormai rassegnato. La classifica e la stagione da qui alla fine possono davvero dire molto poco.