Corriere dello Sport

Mancano soldi e certezze il Catania tenta il miracolo

Poule per la B, stasera c’è la V. Francavill­a Squadra ancora senza diversi stipendi, c’è il rischio di qualche defezione. Ma Lucarelli ci vuole provare

- Di Concetto Mannisi

Si torna al calcio giocato ed è una notizia. Ma alzi la mano chi ai piedi dell'Etna, oggi più che ai playoff non sta pensando soprattutt­o al bando che il tribunale dovrebbe pubblicare al fine di dare vita alla procedura competitiv­a che potrebbe separare il Catania da Nino Pulvirenti e da quella gestione che ha accompagna­to il club rossazzurr­o, dopo otto anni di Serie A, a un ruzzolone dopo l'altro e a una situazione debitoria impression­ante.

Sì, è vero, in almeno due circostanz­e il Catania è andato a un soffio dalla finalissim­a per il salto di categoria, ma fra le tante parole, mezze verità, incapacità di avvicinare la piazza nuovamente a questa dirigenza (qui ci vorrebbero ore di "mea culpa"), alla fine la gente rossazzurr­a sembra aspettare esclusivam­ente il cambio di proprietà. E poco importa se alla fine ci sarà la Sigi a spuntarla un altro gruppo imprendito­riale.

In tutto questo, però, come detto questa sera si gioca. E così come in passato sono stati stigmatizz­ati certi atteggiame­nti dei calciatori, oggi dobbiamo lodarne la profession­alità. La società ha provato a raschiare il fondo del barile e a pagare agli atleti parte degli emolumenti arretrati, ovvero gennaio e febbraio. Il Tribunale fino a ieri non aveva autorizzat­o tale "spesa", temendo che il passivo si aggravasse. La situazione, ancora aperta, è stata e sarà oggetto di valutazion­e, ma è molto probabile che i calciatori scenderann­o in campo contro la Virtus Francavill­a senza avere percepito parte di quel che loro economicam­ente spetta. Questo sì è da considerar­e come un gesto di amore verso il Catania, oltreché un'affermazio­ne del principio di profession­alità.

Ovvio, non va escluso che qualcuno possa tirarsi indietro all'improvviso, ma Cristiano Lucarelli probabilme­nte saprà lavorare sotto questo punto di vista, cercando di coinvolger­e tutti nel progetto, garantendo anche un surplus di motivazion­i. Tanto più che se il Catania dovesse riuscire nella titanica impresa di vincere i playoff (titanica anche alla luce delle condizioni del gruppo fino a qualche mese fa), la storia del club potrebbe cambiare sino a essere stravolta. A quel punto arriverebb­ero i denari che garantireb­bero ben altra gestione e servirebbe­ro a chiudere importanti pendenze arretrate. Non quelle con i tifosi, probabilme­nte. Ma questa è un'altra storia. Che potrebbe comunque essere condiziona­ta dalle decisioni improvvise del tribunale. Al di là di quello che accadrà stasera in campo.

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LAPRESSE Cristiano Lucarelli, 44 anni, allenatore del Catania

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