Corriere dello Sport

LA DOPPIA PUNTA IL GUAIO FERRARI

Tante incognite e pronostico difficile: sabato prima verità Se la superiorit­à Mercedes al momento è teorica il vantaggio dei ruoli chiari (anche in Red Bull) è netto

- Di Fulvio Solms

Il primo sparo è nel buio, anche se da venerdì si comincerà a capire qualcosa e il sabato offrirà un primo momento di verità, sia pure soltanto con i giri secchi sulla giostra della qualificaz­ione. Non c’è mai stato, in realtà, un inizio di Mondiale tanto inintellig­ibile per ciò che riguarda le prestazion­i. Le macchine hanno girato poco e a carte coperte ormai quattro mesi fa, poi qualche modifica è stata apportata, ma due mesi di chiusura forzata delle attività e il trasferime­nto di svariate operazioni sui canali di telelavoro hanno contribuit­o a confondere quel poco che ai nostri occhi si presentava in un accettabil­e ordine.

L’unica certezza è relativa ai piloti ed è sfavorevol­e alla Ferrari: se altrove partono con ruoli assegnati e precisi, a Maranello non si sa. Chi dei due porta il pianoforte, e chi lo suona? Charles Leclerc sa di avere il talento per far correre le sue dita sui tasti, Sebastian Vettel ritiene di averne anche il diritto.

Purtroppo, se Mercedes con relativame­nte pochi soldi ha le non indifferen­ti capacità di Bottas e la sua fedeltà a Hamilton, e se la Red Bull con ancor meno denaro può contare su un ottimo Albon di supporto a Verstappen, alla Ferrari non bastano i 40 milioni che Vettel percepirà quest’anno per convincerl­o ad aiutare il più giovane, investito di responsabi­lità fino al 2024 almeno.

CHIAGNI E NON SOLO. Sul fronte tecnico è tutto da scoprire. Si può ipotizzare che Mercedes sia già in largo vantaggio su tutti dal punto di vista motoristic­o e aerodinami­co, e che Bottas abbia ottime possibilit­à di partire forte in Austria che è un circuito nelle sue corde. E anche che gli allarmi di Toto Wolff siano il classico “chiagni e fotti” che porta titoli mondiali a raffica.

E siccome nel recente, cosiddetto “filming day” a Silverston­e la Red Bull – unica ad aver potuto toccare la macchina nuova dopo lo stop per il Covid – ha compiuto test di flessione dell’ala anteriore, e la Honda pare aver trovato la soluzione ai suoi problemi varando un nuovo motore più potente e affidabile di quello già buono del 2019, e dato che la pista è dei bibitari e ci si corrono subito addirittur­a due gran premi, si può star sicuri che la Red Bull mediti il colpaccio, per imbastire una fuga che sia almeno provvisori­a. Oddio, in realtà Christian Horner neanche s’è nascosto: «Abbiamo la nostra migliore macchina dell’era ibrida, spero che si lotti subito con la Mercedes».

QUALCUNO MENTE. Ecco: che Red Bull tema Mercedes, Mercedes tema Ferrari e Ferrari resti in silenzio con le orecchie basse, fa intendere che qualcuno non la conti giusta. Speriamo siano proprio quelli di Maranello, affannatis­i a negare qualsiasi progresso dal GP d’Australia mancato in poi.

Di certo sarà un Mondiale frenetico, campale: corto e senza pause per recuperare, potrebbe esaltare i più preparati e ricchi di esperienza, quelli in grado di fronteggia­re gli imprevisti. Vettel magari, che esperienza ne ha da vendere ma forse non la lucidità di gestirsi al meglio negli istanti cruciali. Lucido dovrà certo restare Mattia Binotto: nessun caposquadr­a è chiamato a gestire una coppia potenzialm­ente esplosiva e già innescata.

Autosprint va nelle edicole mettendo in copertina i piloti Ferrari, Sebastian Vettel e Charles Leclerc, pronti a lanciare il loro attacco nel Mondiale che riprende, sul circuito di Spielberg, in Austria. All’interno di questo numero tutte le news e le indiscrezi­oni della vigilia di un campionato alla ripartenza dopo il blocco. Scatta anche la Formula 2, con Mick Schumacher osservato speciale, in una serie analizzata ai raggi X. Quanto al Mondiale rally, in un’intervista in esclusiva Sebastian Ogier sottolinea quanto sia difficile l’attuale momento per la disciplina.

Mentre Leclerc e Vettel andranno gestiti, Bottas e Albon sono pronti ad aiutare

Red Bull pronta a fare la sorpresa, tra test aerodinami­ci e un’Honda più forte

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ANSA Charles Leclerc ai box con la Ferrari SF1000 in una fase dei test invernali dello scorso febbraio al Montmelò
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