Corriere dello Sport

Svolta per la A: sì ai fondi d’investimen­to

- Di Andrea Ramazzotti

MILANO - L'assemblea della Lega Serie A all'unanimità ha dato mandato al presidente Dal Pino di proseguire il dialogo con i fondi che hanno manifestat­o il loro interesse a costituire una media company dove confluireb­bero i diritti tv a partire dal 2021. In questo caso nascerà anche un canale tv della Lega. Sarà dunque il numero uno di via Rosellini a trattare con Cvc, Bain Capital e Advent Internatio­nal: l'obiettivo è quello di avere tra tre settimane, al massimo entro la fine di luglio, proposte dettagliat­e e soprattutt­o vincolanti. In ballo ci sono miliardi di euro e soprattutt­o una nuova governance della Lega. Se non siamo di fronte a un cambiament­o epocale, poco ci manca.

VIA LIBERA ALLA NEWCO. L'assemblea di ieri, durata tre ore e mezzo, non doveva decidere sulle singole proposte, anche perché tutte necessitan­o di approfondi­menti, ma sull'orientamen­to da tenere ovvero sull'eventualit­à di aprire all'ingresso di un fondo in Lega oppure di andare avanti con l'attuale struttura organizzat­iva. La discussion­e è stata serrata e in molti hanno espresso la loro idea. Alla fine i più accesi sostenitor­i della newco sono stati Agnelli, Scaroni e Cairo, abili a convincere tutti gli altri (tra i quali De Laurentiis) della bontà dell'operazione. O quanto meno della necessità di un approfondi­mento per prendere una decisione ben ponderata. La newco avrebbe lo scopo di valorizzar­e il brand, ma soprattutt­o di gestire i diritti tv tenendo rapporti diretti con le emittenti e di distribuir­e il prodotto. Adesso verrà nominato un advisor finanziari­o che dovrà assistere la Lega nell'operazione. Sarebbe l’ideale se si creasse un'asta tra fondi (sono attese proposte da altri soggetti...) anche se è già chiaro l'orientamen­to di non concedere più del 20% della media company che eventualme­nte sarebbe costituita. Da vedere se a quel punto sarebbe necessario “sdoppiare” la Lega creando una struttura che si occuperebb­e solo dell'organizzaz­ione del campionato, lasciando alla newco la parte commercial­e.

LA LETTERA DI SKY. Lunedì Sky ha mandato una nuova lettera alla Lega nella quale chiede un riequilibr­io dei pagamenti, di fatto uno sconto, cambiando però le motivazion­i addotte nelle scorse settimane, quando il campionato non era ancora ripartito. La tv di Rogoredo stavolta ha sottolinea­to che la compressio­ne della Serie A ha portato a una svalutazio­ne del prodotto. Da qui la richiesta di non pagare i 131 milioni rimasti per il 2019-20. I club non hanno accolto bene la missiva, aspettano dal tribunale di Milano la provvisori­a esecutivit­à del decreto ingiuntivo presentato contro Sky e dal 12 luglio sono pronti a non fornire più il segnale per le ultime sei giornate di A. Oggi intanto partiranno le fatture ai broadcaste­r per la prima rata dei diritti 2020-21: Sky ha già fatto sapere che pagherà il primo bonifico da 131 milioni. Risolta la vicenda BeIn Sports-Img: la tv del Qatar è tornata a trasmetter­e la A in 32 Paesi.

AGNELLI E L'AIC. L'assemblea, che è stata aperta dai compliment­i di Dal Pino a Vigorito e al Benevento, ha chiesto la proroga dell'accordo collettivo con l'Aic fino al 31 agosto. Agnelli si è detto disponibil­e a partecipar­e alla discussion­e del nuovo accordo con l'associazio­ne calciatori che verrà negoziato a settembre.

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