Lyanco ispirato De Silvestri molla subito
Verdi esce dopo 60’ anonimi Lukic parte bene e poi si ferma
TORINO
Sirigu
Immobile e Milinkovic in partenza alzano troppo la mira. Prima parata su Parolo a un sospiro dall’intervallo. Il sinistro di Ciro è angolato ma lento, potrebbe forse evitare il pareggio. Respinge su Milinkovic, il destro di Parolo (toccato da Bremer) lo inganna.
Lyanco
Sempre nella posizione giusta, non sbaglia lettura tattica. Sembra il più risoluto e ispirato tra i centrali granata.
Nkolou
Con una mezza rovesciata tira addosso a Immobile e guadagna il rigore trasformato da Belotti. Ciro lo sorprende nell’azione del pareggio: è in ritardo.
Bremer
Meglio in fase di appoggio e di costruzione. Soffre a lungo la pressione di Lazzari. E’ sfortunato sul gol di Parolo.
Djidji (35’ st)
Con il suo ingresso il Toro passa alla difesa a quattro negli ultimi 10 minuti più recupero.
De Silvestri
Lollo parte forte e fa sentire i suoi muscoli a Jony, ma si spegne quasi subito, soffre lo spagnolo e gli concede troppa libertà al cross. Ansaldi (14’ st)
Entra nello stesso istante di Lukaku e si fa dribblare dal belga come un bambino nell’azione che porta al raddoppio di Parolo.
Lukic
Parte in modo vivace e brillante, ma presto si ferma e soffre la stazza di Milinkovic
Millico (35’ st)
Si aggiunge in attacco quando il Toro deve rimontare.
Rincon
Da vertice basso del centrocampo resta a sostegno dei difensori, cerca di “schermare” Immobile e Caicedo togliendo profondità alle idee di Luis Alberto. Funziona come argine, il difetto è che partecipa poco alla costruzione. Nel finale scintille con Milinkovic.
Meité
Non riesce a limitare la creatività di Luis Alberto, lo soffre dall’inizio alla fine.
Ola Aina
Subito una discesa e guadagna la punizione da cui nasce il gol su rigore del Torino, ma poco altro da segnalare. Resta sulla difensiva e viene messo sotto costante pressione da Lazzari.
Edera (25’ st)
Questa volta non riesce a castigare Inzaghi come aveva fatto ai rigori della finale scudetto Primavera e anche all’Olimpico nel 2017. Por
IL MIGLIORE Lyanco
vivacità alla manovra granata. Verdi
Dovrebbe tamponare Parolo e innescare ripartenze che non ci sono quasi mai. Becca il giallo. Esce dopo sessanta minuti anonimi. Berenguer (14’ st)
Lo spagnolo parte da trequartista e poi va ad at
L’ARBITRO
IL PEGGIORE
Meité
da esterno sinistro, ma non trova lo spunto.
Belotti
Spiazza Strakosha e segna il dodicesimo gol del suo campionato Longo (all.)
Poco Toro, tutto racchiuso nei primi minuti. La salvezza è ancora distante.
Dalla sua parte l’azione della Lazio nasce con i tempi giusti, il romeno accompagna la manovra, cerca l’inserimento e dietro è lucidissimo.
Lazzari
Ha il passo e sa smarcarsi, ci dovrebbe mettere più personalità e coraggio quando deve chiudere l’azione.
D. Anderson (45’ st)
Una gazzella, alla fine potrebbe finalizzare un contropiede per il tris.
Milinkovic
Nell’avvio faticoso della Lazio è forse l’unico a resistere con la fede e con le idee. Un’occasione per Immobile, un tiro da fuori, la voglia di buttarsi in area. Nella ripresa si scatena, regala veroniche, viene respinto da Sirigu prima del raddoppio di Parolo.
Parolo
C’è la sua ampia partecipazione, prima con il fallo su Ola Aina e poi con quel colpo di testa, sul rigore trasformato da Belotti. Resta dentro la partita, si rialza e firma il gol che tiene in corsa la Lazio.
Luis Alberto
Ricami e magìe, danza per 90 minuti sul campo, più forte della stanchezza. Un altro assist per Immobile. E’ sempre determinante: il migliore.
Jony
Come tutta la Lazio ci mette a carburare, ma poi comincia a sganciare cross in serie: ne piazza 8 in un’ora e poi arriva la staffetta con il belga.
J. Lukaku (14’ st)
Inzaghi lo tiene anche questa volta per l’ultima mezz’ora. Il belga, in crescita esponenziale, entra e timbra un’altra rimonta. Da applausi lo slalom su Ansaldi prima del cross che determina l’azione del 2-1.
Caicedo 6,5 sv 7,5 7 8 6,5 7,5 5
Il cartellino giallo, sapendo già che Immobile salterà il Milan per squata
IL MIGLIORE Luis Alberto
lifica, è imperdonabile. L’ecuadoriano combina poco e lascerà Inzaghi senza attaccanti.
Correa (14’ st)
Non sta bene e si vede, forse ha soltanto paura di farsi male, verso la fine si scioglie e va meglio.
Immobile 6 7
Partenza da incubo. Subito il ritaccare
IL PEGGIORE
Caicedo
gore provocato, il cartellino giallo che gli farà saltare il Milan, due palle buone sparate sopra la traversa. Ciro non si abbatte e infila Sirigu timbrando il pareggio e il ventinovesimo gol del suo campionato. Ne aveva bisogno: ripresa da mattatore
S. Inzaghi (all.) 8
(in panchina Farris) Le sue urla rimbombano dalla tribuna dell’Olimpico di Torino. Scuote la Lazio e centra un’altra vittoria pesante e meritatissima: l’anima è da scudetto.