Conte: «Assetati di punti» E stasera l’esame a Tonali
Resta alto l’interesse sul mediano del Brescia, la trattativa con Cellino ripercorre quella per Barella
Se Hakimi è il primo nuovo mattone per la squadra che verrà, oggi, l’Inter affronterà quello che potrebbe diventare il secondo. Già perché con il gioiello del Brescia Tonali e il suo entourage, l’Inter ha già raggiunto un accordo, pressoché totale. Manca, evidentemente, quello con il Brescia. E non è certo un dettaglio di poco conto, visto che il contraltare di Marotta e Ausilio è Cellino. L’ad nerazzurro ha già effettuato una serie di contatti esplorativi, ma senza affondare il colpo con decisione, conscio di come i tempi non siano ancora maturi. Il presidente delle Rondinelle conosce la scelta fatta dal suo giocatore, ma punta comunque ad ottenere le condizioni migliori dall’affare. E allora chissà che la sfida di oggi non offra la sponda per un’altra chiacchierata.
STILE-BARELLA. Certo la distanza resta ancora ampia. Cellino, infatti, parte da una valutazione di 50 milioni di euro, che in viale della Liberazione ritengono eccessiva. Ma difficilmente il numero uno delle Rondinelle accetterà quella nerazzurra, ovvero 35, bonus compresi.
E’ vero che ha promesso di assecondare i desideri di Tonali, tanto da aver accantonato l’idea di una cessione all’estero, sulla carta più remunerativa, ma non intende nemmeno abbassare il tiro. Peraltro, il piano interista è quello di mettere in piedi un’operazione in stile Barella, ovvero con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Ebbene, stando a rumors bresciani, Cellino sarebbe anche disposto a venire incontro alle necessità nerazzurre, a patto però di incassare quanto previsto, senza concedere sconti.
ASSETATI DI PUNTI. Nella prospettiva di Conte, comunque, oggi Tonali dovrà essere soltanto un avversario e non un potenziale nuovo innesto. Niente distrazioni, insomma, perché l’Inter non può permettersi altri passi falsi come quello con il Sassuolo. «Poteva essere una mazzata a livello psicologico – ha ammesso il tecnico leccese -. In più, dopo abbiamo affrontato una squadra in salute con il Parma, subendo un gol evitabilissimo. Siamo stati bravi, però, a restare in piedi e a reagire, prendendoci i 3 punti». Le critiche incassate decisamente meno: «Alcuni hanno interesse a vedere il bicchiere mezzo vuoto ed a creare problemi all’Inter. Ma noi proseguiamo per la nostra strada: siamo assetati di punti e vogliamo continuare a vincere».
NE VEDREMO DELLE BELLE. Restano gli ostacoli delle ultime uscite, ovvero un’infermeria che fatica a svuotarsi, a cui si è aggiunta anche la squalifica di Skriniar, senza contare poi gli impegni ravvicinati e il caldo. «Fare una serie di rotazioni è inevitabile (chance dall’inizio per Sanchez, Eriksen verso la panchina, ndr). E se hai situazioni di 50 e 50 per un infortunio, è meglio non rischiare, come è accaduto con Barella contro il Sassuolo. Ho fiducia in tutta la rosa, stiamo sopperendo all’emergenza a centrocampo, ma questa è la strada. E anche i cambi sono importanti: con 5 sostituzioni si può portare nuova energia e dare vitalità alla manovra. Più avanti andremo e più ne vedremo: ci saranno situazioni da ribaltare o che si possono ribaltare».