Corriere dello Sport

SINISA: BOLOGNA VOGLIO CORAGGIO

Dopo il blitz in casa Samp, la sfida contro il Cagliari rigenerato da Zenga Mihajlovic: «Noi il gol lo prendiamo ma possiamo farne uno in più: finisce 7-6 per noi»

- Di Giorgio Burreddu

«Èimportant­e avere coraggio nella vita», dice Sinisa Mihajlovic. Ed è per questo che le sue squadre giocano così, «umili ma con quella sfrontatez­za che serve», capaci insomma di giocarsela con tutti. Anche (o soprattutt­o) contro il Cagliari, il vero sbocco per l’Europa League passa dalla sfida del Dall’Ara. «Finisce 7 a 6 per noi», dice Sinisa. Emblema di un Bologna che difende male o che, come dice Mihajlovic, cerca sempre di farne uno in più degli avversari. «L’atteggiame­nto? È questione di qualità dei giocatori, una questione di mentalità. Noi il gol lo prendiamo, dobbiamo farne sempre uno in più dell’avversario. Noi giochiamo per farne uno in più, non per prenderne uno in meno. La nostra mentalità è così». Era arrivato per rimettere insieme i cocci di un gruppo. Sinisa il collante, Sinisa l’uomo che rimette a posto le cose. Un Mr. Wolf che risolve i problemi. Ora però il Bologna, il club, i giocatori, e anche lui, tutti vogliono di più. «Quello con il Cagliari non è uno spareggio, è ancora presto. Ma certo l’abbiamo preparata per vincerla. Loro sono forti. Hanno Zenga, che è un mio amico, scherziamo, ci prendiamo in giro, è stato uno dei migliori portieri del mondo e adesso è un bravo allenatore. E poi hanno giocatori importanti. Bisogna fare i compliment­i al presidente del Cagliari, ha fatto una bella squadra. Bravi loro, sì. Ma noi giochiamo per vincerla».

CORAGGIO. Dopo il successo a Marassi contro la Samp, i rossoblù vanno a caccia della seconda vittoria consecutiv­a. Mihajlovic non lo considera uno spareggio, ma vincendo il Bologna arriverebb­e a ridosso della zona rossa, la zona che conduce all’Europa. Per farlo, dare tutto non basta. «Ci vuole coraggio», aveva detto Sinisa dopo la sfida di Genova. Lo ha ribadito ieri: «Non è che da un coniglio puoi tirare fuori un leone. Ci sono quelli che hanno il coraggio dentro, quelli che ce l’hanno ma non sanno di averlo, e quelli che non l’avranno mai. È una dote importante. Però più del coraggio bisogna avere una grande autostima. Devi restare umile, ma dentro di te devi sentirti più forte di tutti». Un discorso che Sinisa ha fatto anche a Barrow: «Deve andare in campo e pensare di essere più forte di tutti. Tecnicamen­te è uno che adesso fa meglio quando vede la porta davanti a sé. Quindi dà molto di più come esterno. In futuro voglio farlo giocare come punta».

DISPONIBIL­ITÀ. Un futuro che è un concentrat­o di partite, come in un frullatore. «Se vogliamo andare in Europa un giorno, dobbiamo abituarci a giocare ogni tre giorni. Qualcuno gioca di più, qualcuno meno. Ma i miei giocatori sono tutti svegli, tutti capiscono che bisogna perdere meno tempo possibile». Quattro assenze, con Poli fermo ai box da ieri. Ma il Bologna è sul pezzo, tutti hanno dato al tecnico serbo grande disponibil­ità. Anche Dijks, che di fatto giocherà titolare la sua terza partita di fila. «Ho parlato con tutti quei ragazzi che possono avere qualche problema per via delle molte partite ravvicinat­e. Tutti mi hanno dato disponibil­ità. cercherò di cambiare il meno possibile. Del resto - chiude Mihajlovic - la partita contro il Cagliari è importante. Penso una gara alla volta. Voglio mettere in campo la squadra migliore, quella che mi dà più garanzie. Tutti mi hanno dato l’ok».

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GETTY IMAGES Sinisa Mihajlovic, 51 anni, serbo, allenatore del Bologna ex centrocamp­ista
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