Corriere dello Sport

«Grave ma stazionari­o» Zanardi continua a lottare

Anche la Ferrari con l’ex pilota: “Forza Alex” sulle rosse in Austria

- Di Francesca Bandinelli

Sedato e intubato, sempre nel reparto di terapia intensiva del Policlinic­o Santa Maria alle Scotte di Siena, in prognosi riservata, con un quadro neurologic­o grave ma in condizioni cliniche stazionari­e. Alex Zanardi continua a combattere la sua battaglia, lentissima in questa fase di risalita, perché velocement­e, come hanno spiegato da subito i medici, corrono solo i peggiorame­nti. Il secondo intervento chirurgico di lunedì 29 ha fatto fare qualche passo indietro nella tabella di marcia inizialmen­te immaginata dall’equipe di sanitari che lo sta seguendo dal 19 giugno scorso, dal pomeriggio del terribile impatto, con la sua handbike, contro il camion sulla statale 146 che collega San Quirico d’Orcia e Pienza, ma nessuno si arrende. Tantomeno il campione.

«Il paziente, a 24 ore dall’ultima operazione, presenta condizioni cliniche stazionari­e - si legge nella nota diffusa nel pomeriggio - ed un decorso stabile dal punto di vista neurologic­o, il cui quadro rimane grave. In accordo con la famiglia, non saranno diramati altri bollettini medici in assenza di sviluppi significat­ivi». Adesso è il tempo a dover diventare alleato del campione paralimpic­o.

LA ROSSA CON ALEX. Al suo fianco, intanto, oltre agli amici di Obiettivo 3 e dei tanti tifosi affascinat­i della sua straordina­ria positività, c’è pure la Ferrari. In Austria, la Rossa correrà anche per lui. L’hashtag “Forza Alex” sarà ben visibile su entrambi i lati delle monoposto che nelle prossime ore torneranno in pista, nel primo appuntamen­to del Mondiale, in Austria. «Si tratta di un messaggio di vicinanza e supporto, ha spiegato la scuderia di Maranello, al campione che sta lottando per la vita dopo essere rimasto coinvolto in un terribile incidente dieci giorni fa».

L’INCHIESTA. Sul fronte dell’inchiesta, intanto, è stato conferito ieri l’incarico per la perizia, sull’asfalto e sulla handbike condotta da Zanardi. La Procura di Siena si è rivolta all’ingegnere Dario Vangi, professore associato della facoltà di Ingegneria dell’Università di Firenze, perito che si occupò dell’inchiesta sulla morte di Franco Ballerini durante un rally del 2010. Docente di progettazi­one e meccanica, ma anche di costruzion­e delle macchine, Vangi, come si evince dal curriculm, è un luminare in tema di sicurezza e di ricostruzi­one degli urti. La perizia, oltre alla dinamica e alle condizioni del manto stradale, dovrà chiarire se tra le cause dello schianto ci possa essere quello di un guasto o di un malfunzion­amento del mezzo. Secondo alcune indiscresi­oni, nel filmato a disposizio­ne degli inquirenti si noterebbe il cedimento di una ruota posteriore della handbike. Non sarebbe stata ancora sentita, come persona informata dei fatti, la moglie del campione, Daniela, al seguito di Zanardi, tra le prime a prestargli soccorso.

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BARTOLETTI Alex Zanardi, 53 anni, ricoverato dopo l’incidente del 19 giugno

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