Corriere dello Sport

Stankovic: E ora divento italiano

- Di Stefano Ferrari

Campione d’Europa, di club e di nazionale, bronzo Mondiale, quattro scudetti con la Lube, una World League con la sua Serbia e tanto altro: non basterebbe una pagina A4 per annotare tutte le vittorie di Dragan Stankovic.

Ma non serve. Perché nel mondo del volley il suo nome evoca determinaz­ione, serietà, esperienza, qualità: a 35 anni e dopo una vita passata nelle Marche, con passaggio a Piacenza, il centrale serbo arriva a Modena dove sarebbe già dovuto giungere qualche tempo fa.

ONORE. «E’ vero - racconta Dragan -, in passato c’era stata la possibilit­à di giocare qui, ma le cose non sono andate bene. Per me è un onore giocare in una squadra e in una società che ha una grande storia nella pallavolo italiana e mondiale. E’ una sfida importante per chiunque vesta la maglia gialloblu. Se a trentacinq­ue anni mi cerca un club come quello di Modena, significa che ha visto ancora qualcosa in me, che ho ancora qualcosa di buono da dare. E poi mi devo fare perdonare. Negli ultimi anni con la Lube ho incontrato Modena in partite importanti in campionato, playoff e Champions League, e sono uscito in quasi tutte con una vittoria. Ora sono dall’altra parte della rete e dovrò ripagare tutto questo interesse nei miei confronti: darà il massimo per raggiunger­e i nostri obiettivi».

CONNAZIONA­LI. Dragan non sarà l’unico serbo. Stankovic infatti andrà a completare una coppia tutta balcanica con il capitano, di allora e di oggi, Nemanja Petric, che ritorna da Milano.

«Con "Nema" ho vissuto tanti anni nella nazionale serba, avevamo tutti e due voglia di giocare insieme, ma in quel momento non era fattibile. Mi parlava sempre bene di Modena e sono veramente contento che quest’anno ci ritroverem­o qui. Non sarà l’unico mio ex compagno, sarà un piacere ritrovare Gebrenniko­v e Christenso­n: con loro ho giocato tre anni nella Lube e abbiamo vinto campionato e coppa. Abbiamo vissuto anni bellissimi insieme: per me l’importante è che la squadra vada bene e che migliori giorno dopo giorno».

PASSAPORTO. A proposito: sarebbe bene che Stankovic prendesse presto la cittadinan­za italiana, altrimenti il conto stranieri non torna… «Siamo sulla buona strada - conferma il diretto interessat­o -. Spero di essere italiano già dalla prima partita di Superlega. Mi sono inserito nella vita italiana, mi trovo bene, mi piacciono storia, cultura e cibo del paese. Una parte di me è già diventata italiana”. In attesa di scoprire i tortellini...

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GALBIATI Dragan Stankovic 34 anni, nel 2018 con la maglia delle Lube

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