Dybala, collana di perle E’ una gioia per gli occhi
Cinque reti e un assist nelle sei ultime partite: è lui l’uomo in più capace di super gol spacca-gare
La collezione cresce. Un capolavoro dopo l’altro, la galleria delle opere d’arte griffate Paulo Dybala aumenta i pezzi pregiati. La Joya ci ha preso gusto e ha messo la sua firma sulla ripresa del campionato post Covid, riprendendo il discorso esattamente come si era interrotto. Ci eravamo lasciati con la perla all’Inter, prima della pandemia, e tutto è ricominciato con una pennellata all’incrocio a Bologna, con un altro ricamo simile contro il Lecce e con lo slalom speciale contro il Genoa, concluso con il classico sinistro a giro sul palo lontano. Ma le magìe sono state anche altre in stagione. La doppietta alla Lokomotiv Mosca, la punizione da posizione impossibile contro l’Atletico Madrid, il sinistro al volo sempre a Marassi, contro la Sampdoria, oscurato soltanto dal volo in cielo di testa di Ronaldo. Una gioia per gli occhi, insomma. Una gioia per Sarri, visto che le prodezze del Diez spingono lassù la Juve. Soprattutto, Dybala non è mai stato così decisivo come in questo periodo. Quella di Marassi è stata la sesta gara consecutiva di campionato in cui l’argentino ha partecipato ad una rete: 5 gol e un assist. Paulo va in gol da quattro partite di fila, non succedeva da settembre 2017 una striscia così lunga. Era quello il periodo - stagione 2017-18 - in cui il numero 10 era in versione Re Mida: in pratica ogni pallone che toccava diventa oro, cioè gol. E non a caso in quel campionato ha fatto registrare il record di 22 reti, il top del suo periodo juventino: 19 nel 2015-16, 11 nel 2016-17 e solo 5 lo scorso anno. Ecco, proprio rispetto alla stagione passata c’è una netta inversione di tendenza: siamo già a 10 gol in A (16 in tutte le competizioni) ed è evidente come Paulo abbia ritrovato la confidenza con il gol.
SPACCA PARTITE. C’è un altro aspetto tutt’altro che secondario che fa comprendere il peso specifico delle reti di Dybala: sette delle dieci attuali sono arrivate sul punteggio di 0-0. E’ lui a spezzare l’equilibrio, fondamentale in situazioni intricate come è stato, ad esempio, con Lecce e Genoa. In generale 33 delle 94 reti firmate in bianconero sono servite per sbloccare la gara, il 35,1%. La Joya è sempre più uno spacca partite, insomma. E tutto ciò non può che far sognare il mondo Juve in questo rush finale tra scudetto e Champions League, soprattutto per l’atipicità del periodo in cui lo sforzo fisico è enorme e aggravato dal lungo stop per il lockdown e le giocate dei campioni possono fare la differenza per risolvere le partite.
FORMULA. Sarri si gode la coppia delle meraviglie Dybala-Ronaldo. Il feeling tra i due sta crescendo a vista d’occhio. «Hanno imparato a cercarsi di più e a giocare di più assieme, capendo che ne beneficiano entrambi. E sono cambiati anche un po’ i loro movimenti» riflette il tecnico. La parola d’ordine è libertà (di movimento): Paulo parte da falso nove e poi crea calcio a tutto campo, dove lo porta l’istinto. Cristiano parte dalla sua comfort zone di sinistra ma, come accaduto marcatamente a Genova, svaria molto cercando anche il centro-destra. Il completamento è Bernardeschi, che assicura fisicità nelle due fasi, ma Sarri potrà aggiungere Douglas Costa e Higuain a piacimento, rimodellando il tridente a seconda delle necessità. Un capolavoro tira l’altro, Dybala vuole arricchire la collezione.
La Joya viaggia ai ritmi record del suo 2017-18 Il feeling con CR7