Corriere dello Sport

Sinisa: Walter, è fuorigioco come si fa a non vederlo?

«Joao Pedro impalla Skorupski, è chiaro?». E l’ex azzurro replica: «Ma salta per non partecipar­e»

- di Giorgio Burreddu

Il gol non gli va giù. «Joao Pedro salta e la palla passa sotto di lui, condiziona il mio portiere ed è fuorigioco. A me cosa me ne frega dell’altra posizione: l'arbitro come fa a non vederlo?». Di buono c’è che il Bologna ci ha provato, «e che la partita l’abbiamo sempre fatta noi». Ma del pareggio contro il Cagliari al Dall’Ara Sinisa Mihajlovic non è contento del tutto, manca qualcosa, ed è questo che lascia l’amaro in bocca: «Abbiamo dominato durante tutta la partita - commenta -, è un peccato non vincerle queste sfide, siamo stati superiori su tutto. Loro sono un’ottima squadra, ma noi abbiamo fatto meglio senza dubbio. Il gol è in fuorigioco, non si possono prendere gol così. Joao Pedro impalla Skorupski». Sinisa è una pentola a pressione, mastica amaro. Non gli sono piaciute le decisioni arbitrali.

CON ZENGA. Poi arriva l’amico di una vita, Walter Zenga, e i due scherzano: «Ho visto un grande amico - dice Zenga -, e l’ho visto bene». Mihajlovic sorride: «Sì, siamo amici». Il siparietto tra i due è divertente. «Tu che sei stato portiere - chiede Sinisa -, come salta Joao Pedro?». Zenga minimizza. E poi dice: «Abbiamo preso un punto con personalit­à e voglia. L’Europa? Bisogna sempre crederci, se non ci credi non ha senso giocare a pallone». Prima della partita i due si erano visti, avevano parlato a lungo: Mihajlovic e Zenga avevano scherzato. E lo stesso hanno fatto anche dopo la sfida. Mihajlovic ha messo l’auricolare al tecnico del Cagliari, hanno scherzato, hanno guardato le azioni salienti. «E’ una guerra, una partita a scacchi. Sugli angoli lo sapevano che si sarebbero comportati in questo modo», dice Sinisa. E ancora: «Servirà un’impresa contro l’Inter? Sì, per loro», e ride.

DARE IL MASSIMO. Il pari non frena nulla nella testa di Mihajlovic. «L’Europa? Certo che ci credo. Mancano nove giornate alla fine, sono ventisette punti in palio, perché non crederci». A far arrabbiare Sinisa sono i troppi tentativi sprecati, e ovviamente le decisioni dell’arbitro. Il gol del Cagliari, secondo Mihajlovic, andava annullato: «Sui novanta minuti abbiamo giocato sempre noi, ma ogni contatto era un fallo, ogni contatto un fallo. E comunque è stata colpa nostra che non siamo riusciti a vincere. Dovevamo comunque farlo meglio. Abbiamo fatto otto tiri nell’area piccola, ma non siamo riusciti a fare gol».

PASSI AVANTI. Ci sono comunque stati dei passi avanti rispetto alle partite precedenti, di questo Sinisa è soddisfatt­o: «Indubbiame­nte abbiamo fatto molto meglio rispetto alla partita contro la Juve e anche a quella contro la Samp. Dal punto di vista tecnico abbiamo fatto bene, siamo stati anche aggressivi. Sicurament­e ci è mancato questo: sfruttare le mezze occasioni che abbiamo avuto. I ragazzi hanno fatto il massimo, non posso chiedere di più». Dopo la vittoria contro la Samp Mihajlovic li aveva bacchettat­i, «voglio più coraggio», aveva detto. Ieri è stato più soft, gli è piaciuto l’atteggiame­nto. «I ragazzi hanno dato il massimo». A commentare la sfida prima ancora che cominciass­e è stato Riccardo Bigon, che ha appena rinnovato il contratto fino al 2023. «Abbiamo intenzione di dare continuità a questo gruppo. Alla fine saranno sette anni di Bologna, qualcosa di incredibil­e».

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GETTY L’abbraccio fra Mihajlovic e Zenga , siparietto e affetto tra i due

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