Corriere dello Sport

RIMPIANTO CHOLITO «ERA DA VINCERE»

«Non ho passato due palloni a Joao Pedro, altrimenti potevamo prendere tre punti»

- Di Giuseppe Amisani

Ha centrato il suo poker personale che non gli era mai riuscito in carriera e ora ha intenzione di non fermarsi più per alimentare di nuovo il sogno Europa del suo Cagliari. Quarta rete consecutiv­a per Giovanni Simeone che sembra un giocatore trasformat­o dopo la cura Walter Zenga visto che con l’arrivo del tecnico milanese è riuscito fino ad ora ad andare a bersaglio in tutte le gare giocate dalla ripresa del campionato.

MOMENTOMAG­ICO. «Sapevamo che dovevamo cambiare la situazione che avevamo lasciato prima dello stop del campionato e per tutto un mese abbiamo lavorato bene, ritrovando serenità e tranquilli­tà». E i risultati non sono tardati ad arrivare sia per la squadra che soprattutt­o per il Cholito che ha raggiunto il suo primo traguardo stagionale arrivando a quota dieci reti che, con ancora nove gare da giocare, rappresent­ano un ottimo punto di partenza per il finale di stagione. «Il quarto gol in quattro gare per me è uno stimolo a fare ancora meglio», non si accontenta l’attaccante argentino e, anzi, è pronto a rilanciare la sua sfida personale al campionato. «Quando uno lavora bene, le soddisfazi­oni arrivano ma io sono un po’ deluso per la mia prestazion­e perché se avessi dato meglio due palloni a Joao (Pedro, ndr), forse, avremmo anche potuto vincere». Altruismo e generosità non gli mancano, così come quel tocco letale da attaccante vero che, comunque, non si sottrae mai dai compiti di copertura per cercare di dare una mano al resto dalla squadra. «Mi piace giocare così ed essere utile ai compagni anche se il mio uomo è quello di riempire l’area di rigore avversaria. Contro il Bologna alla fine eravamo stanchi anche perché non ci aspettavam­o una squadra così ostica. Dopo venti minuti siamo un po’ calati e quel gol preso a fine primo tempo è stato davvero duro da digerire, ma siamo stati bravi a reagire subito, iniziando la ripresa con la testa giusta». La lunga parentesi negativa precedente il blocco del torneo sembra ormai un lontano ricordo per la compagine isolana che ora può ricomincia­re a sognare, come ha confermato lo stesso Walter Zenga. «Europa? Se non si gioca per vincere, allora è meglio non giocare affatto. Nove partite sono tante e bisogna sempre crederci».

LYKOGIANNI­S. La lunga emergenza assenze del Cagliari ha la faccia sorridente di Charalampo­s Lykogianni­s che da terzino sinistro è stato reinventat­o come terzo centrale per l’uscita di Ceppitelli dopo venti minuti di gara. «Non è mai facile entrare in campo senza riscaldame­nto ma volevo dare il cento per cento per la squadra. La posizione? Nel Cagliari non era successo ma in passato mi era già capitato quindi ho giocato con tranquilli­tà anche perché avevo una gran voglia di rendermi utile». E lo è stato perché da una sua discesa palla al piede è nato il tiro-cross di Nainggolan che ha permesso a Simeone di trovare la rete del pari. «Abbiamo fatto tutti una grande prova e alla fine siamo usciti dal campo con un ottimo risultato. Gli attaccanti? Stanno facendo bene e siamo tutti felici per loro».

«Il Cagliari doveva invertire la rotta Stanchissi­mi, gara dura. Bologna tosto»

 ?? GETTY ?? Abbracci a Giovanni Simeone, 24 anni. Intorno a lui Nainggolan e Lykogianni­s
GETTY Abbracci a Giovanni Simeone, 24 anni. Intorno a lui Nainggolan e Lykogianni­s

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