Valeri sbaglia sul rigore cercato da Di Carmine
Una partita negativa per l’internazionale di Roma2, Paolo
Valeri, che è alla seconda partita dopo la ripresa del campionato (veniva da un buon Lecce-Milan): male nel complesso, c’è qualcosa da rivedere sotto il profilo disciplinare (il giallo a Iacoponi è sembrato frettoloso ed esagerato), ma soprattutto tecnico, con alcuni falli non sanzionatati e con il rigore per il Verona che è davvero bizzarro per come è stato generato e, quindi, assegnato.
NO RIGORE
Partiamo dall’episodio che ha indirizzato una parte di partita e che ha finito per incidere sul risultato finale: su un filtrante al limite dell’area, Bruno Alves fa muro e si oppone con il corpo, rimanendo fermo. Davanti a lui arriva Di Carmine che si gira, si incurva leggermente e va a cercare il contatto con l’avversario (al replay l’intenzione si legge benissimo). Valeri non ha dubbi e fischia il rigore, che lascia molti dubbi. Anche perché la dinamica, così strana, comporta che anche il VAR (Piccinini), si sia trovato con le mani legate, impossibilitato a intervenire, visto che è stata tutta dell’arbitro la valutazione del contatto. E in questi casi, lo sanno tutti, non si può interferire.
DISCIPLINARE
Valeri ha chiuso la sua partita con 24 falli fischiati (12 nel primo tempo) e 5 ammoniti. E se i cartellini per Barilla (su Borini) e per Hernani (in ritardo e irruento su Di Marco) sono giustificati, così come quello di Empereur (su Kulusevski), quello per Iacoponi ha lasciato perplessi. Nel finale di partita, è arrivato anche il cartellino giallo per Pessina (era diffidato), per un intervento a centrocampo su Bruno Alves.