RANIERI SI STACCA LIVERANI RESTA FERMO
Ramirez (doppietta) e Mancosu infallibili dal dischetto Torna a vincere la Sampdoria, il Lecce resta terzultimo
Rispettata ancora una volta la tradizione che vuole il Lecce incapace di battere la Sampdoria: non ci riesce dal 1991. Al termine di una gara decisa da tre rigori i blucerchiati conquistano tre preziosi punti salvezza lasciando il Lecce invischiato al terzultimo posto. La scelta di un arbitro del livello di Rocchi era apparsa opportuna per la delicatezza del confronto. Ma anche i grandi sbagliano e Rocchi al 20’ ha sorvolato su un netto fallo di reazione da rosso commesso da Bonazzoli su Donati: caricato alle spalle dal difensore leccese, l’attaccante blucerchiato nel cadere si è girato e si è visto chiaramente alzare la gamba che ha colpito allo zigomo Donati causandogli una ferita lacero contusa. Silenzio assoluto anche da parte del Var. Bonazzoli andava espulso e sicuramente la storia della gara con la Samp ridotta in 10 uomini sarebbe stata diversa,
SU RIGORE. Il primo penalty è stato decretato a 5’ dal riposo per un intervento da tergo di Tachtsidis su Yankto. Si è incaricato dalla battuta Ramirez ed il portiere leccese Gabriel ha compiuto una prodezza intercettando il pallone che però ha fatto una strana carambola sulla parte interna della traversa finendo in rete. Sino a quel momento le due squadre si erano quasi equivalse anche se quella doriana era apparsa più incisiva e manovriera. Il Lecce si è presentato in campo con lo stesso modulo di Torino (5 difensori), con Barak a centrocampo e un attacco privo di punte con Falco e Saponara a spaziare. In verità i locali sono andati vicini alla marcatura due volte, prima al 7’ quando Meccariello (assist di Falco) di testa ha impegnato Audero in un difficile intervento ed un minuto dopo con Donati che, da pochi passi dalla porta, sbilanciato, ha calciato fuori. Per il resto tanti duelli, anche aspri, sino al limitare dell’area di rigore tanto che Gabriel è stato impegnato una sola volta in un intervento peraltro non difficile su pallonetto di Bonazzoli.
FORZE NUOVE. Nella ripresa Liverani ha inserito in squadra Petriccione per l’impacciato Tachtsidis riportando la difesa a quattro e messo in attacco Babacar al posto dell’affaticato Meccariello. Con questo schieramento la squadra giallorossa, dopo le incertezze del primo tempo, è apparsa più vivace ed aggressiva ed al 5’ ha ottenuto il pareggio su un altro calcio di rigore: Thorsby è entrato con il piede a martello sul pallone ed il piede di Saponara, ed il calcio di rigore è stato netto. Mancosu, lo specialista, non ha sbagliato trasformando il sesto penalty della stagione e confermandosi, con dieci reti, capocannoniere della squadra.
LA DELUSIONE. La spinta di Babacar, la puntigliosa veemenza dell’ex Saponara e la fantasia di un Falco nel primo tempo in ombra, hanno dato al Lecce una spinta diversa, mentre la Samp appariva meno vivace del primo tempo. Ma al momento di concludere gli uomini di punta finivano di perdersi nel ginepraio delle due difese. Ed in una di queste mischie Rocchi ha assegnato il terzo rigore della serata: tentativo di respingere il pallone, piede contro piede tra Paz e Thorsby e terzo penalty della serata. Ancora una volta Ramirez non ha perdonato. Tutto da rifare. Il Lecce si è riversato nella metà campo doriana cercando di evitare una sconfitta pesante nella lotta salvezza. A 4’ dalla fine Barak ha avuto sul piede una palla d’oro ma ha calciato centrale per la facile parata di Audero.