Osimhen, da Montecarlo a Capri come nelle favole
Il nigeriano stregato: prima cena a casa di Gattuso, poi sull’isola per l’incontro con De Laurentiis
Dal Principato di Monaco al regno del Napoli. E in mezzo sempre il mare, il grande protagonista della trattativa tra il club azzurro e Victor Osimhen, l’attaccante nigeriano del Lilla coccolato come una star sin dall'atterraggio a Capodichino: prima il vertice con il presidente e il ds del club francese andato in scena qualche settimana fa con Montecarlo sullo sfondo; poi la cena di martedì a Posillipo, a casa Gattuso; e ieri l’incontro con De Laurentiis, nella sua villa di Capri, con un occhio rivolto ai contratti e un altro fisso sui Faraglioni. Rino e il presidente hanno stregato Victor, altroché, e anzi il giocatore s’è detto molto colpito sia dalla lunga chiacchierata con il tecnico sia dal modo in cui è stato accolto in una città che lui stesso ha definito incantevole. Non resta che aggiustare l’accordo - quinquennale da 2,5 milioni a stagione più bonus -, e i dettagli con il Lilla, forti degli ottimi rapporti tra De Laurentiis e il collega Gerard Lopez: tra i 50 e i 60 milioni di euro con i bonus la portata dell’affare, con la possibilità di inserire Ounas (modello contropartita o indipendentemente). Un affare a cui il Napoli guarda con fiducia. Con vista sul mare, diciamo.
LA CENA. E allora, il tramonto e l’alba napoletana di Osimhen. Il secondo giocatore del Lilla inseguito in un anno, dopo Pepé, su cui il club azzurro ha deciso di puntare per costruire il futuro. E il dopo Milik, certo: tutte cose che Gattuso ha spiegato chiaramente al giocatore, centravanti rapido e potente in grado di recitare anche da esterno, nel corso della cena andata in scena martedì sull'incantevole terrazza di casa Gattuso che guarda al Golfo e al Vesuvio. Una cartolina, uno spettacolo che ha colpito profondamente sia il 21enne giocatore africano sia la sua compagna: perfetta la location, super le portate confezionate da un noto ristorante di Marechiaro ed estremamente convincenti le parole di Rino. Un manager all’inglese, più che un semplice allenatore, sempre più centrale in ogni trama dall'alto della sua esperienza e del suo incredibile carisma.
IL PRESIDENTE. Felici tutti, comunque. Molto soddisfatti: è così che si sono autodefiniti sia il tecnico, sia Osimhen. Si sono piaciuti, ecco. Ieri mattina, poi, altro giro in città con tappa in centro e shopping nelle boutique del salotto di Chiaia, e poi in charter verso Capri dal molo di Mergellina per incontrare De Laurentiis insieme con il manager Jean Gerard Benoit Czajka. Però questa volta nella villa del presidente raggiunta a bordo di un tender e non in mezzo al mare come fece il ds Giuntoli a Monaco con Victor, Czajka e Didier Frenay (l’altro agente); il presidente del Lilla, Gerard Lopez, e il direttore sportivo, Luis Campos. Riunione estremamente riservata, insomma, cominciata intorno alle 16 e proseguita fino alle 20 o giù di lì: s'è parlato di tutto, dai progetti del Napoli e la centralità dell'attaccante nei piani di Gattuso e della società, fino ovviamente ai dettagli economici. Poi au revoir, arrivederci a presto, e via di nuovo a Napoli. All'hotel Britannique: oggi dovrebbe essere l'ultimo giorno di Osimhen da turista e da tifoso, perché se non partirà guarderà la sfida con l'Atalanta, prima di una nuova vita. Da protagonista tinto d'azzurro.
Tra 50 e 60 milioni l’impegno: per lui un quinquennale Ieri lunga riunione