Anche il mondo scolastico scopre la vela
Da anni la FIV promuove iniziative insieme con il MIUR
Andare in barca a vela? Non è solo navigare. La vela è fisica, geografia, matematica, letteratura, biologia, educazione fisica... Confermata scientificamente, la relazione privilegiata dello sport con lo studio di molte materie, trova nella vela l’esempio forse più completo. Così anche in Italia, come avviene da tempo in Francia e Gran Bretagna, la vela si propone di entrare nelle scuole (otto milioni di studenti, un milione di docenti), insegnando oltre alla cultura del mare anche una nuova dimensione formativa e didattica. Un progetto che piace anche ai dirigenti scolastici e agli insegnanti, con le attività valide ai fini dei crediti formativi. L’esperienza di questi anni è la base per sviluppare la presenza della vela nella scuola. Lo stesso presidente FIV Francesco Ettorre, un passato di Istruttore di vela, ha lavorato da sempre a rafforzare il progetto Velascuola. Se ne parlerà presto con gli uffici scolastici regionali, l’obiettivo è aumentare l’offerta e definire nuovi percorsi formativi integrati con quelli curriculari attraverso il sistema barca e utilizzando le metodologie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e SELF (Storia, Economia, Letteratura, Filosofia). I Campi Scuola Vela sono ideali per le attività outdoor previste dai piani didattici, per la sicurezza sanitaria, lo spirito di gruppo della classe, il collegamento tra pratica sportiva, educazione ambientale e sviluppo sostenibile, integrazione e condivisione della barca fra persone con abilità diverse. E’ il modello di sport di base che vuole anche il nuovo organismo Sport e Salute.