Corriere dello Sport

Gli sport di contatto nel caos Spadafora delega alle Regioni

Il ministro per lo Sport sconfitto dall’intransige­nza del Governo In Veneto, Liguria, Puglia, Sicilia e Abruzzo già si gioca. In Lombardia dal 10 Zingaretti incontra stamattina i gestori dei centri: lunedì possibile ripartenza

- di Giorgio Marota

Dimmi dove vivi… e ti dirò se potrai assembrart­i per giocare una partita di calcetto. Non conta nemmeno più la famosa curva dei contagi: tutti gli sport di contatto dipendono dalle decisioni delle singole Regioni, che si dividono tra chi adotta una linea soft, chi rompe gli indugi e chi continua a tenere serrate le fila sbandieran­do la prudenza. A rimetterci sono migliaia di lavoratori dei centri sportivi (i gestori dei campi, a esempio) e milioni di appassiona­ti che vorrebbero tornare alla normalità organizzan­do una partitella con gli amici.

MAMMARELLA. «Siamo in una situazione critica - il commento di Stefano Mammarella, portiere dell’Acqua e Sapone Unigross e della Nazionale di calcio a 5 - Credo che con le dovute precauzion­i una partita a calcio a 5 si possa fare. Trovo assurdo il contrario. Ci sono tante persone che escono, si divertono, fanno aperitivi, si riappropri­ano della loro vita. Agli sport di contatto continuano a dire di no, ma non possiamo tenere chiusa a chiave la passione. Anche noi calciatori di Serie A vorremmo allenarci. Dobbiamo preparare la prossima stagione, poi ci saranno le qualificaz­ioni all'Europeo. Questa è la nostra vita». Mammarella è un'icona di questo sport: «Ho 36 anni e ho vissuto il boom del movimento. In passato non c’era tutto questo entusiasmo, è diventato uno sport primario in Italia e merita rispetto, dal vertice alla base».

TOCCA ALLE REGIONI. Il ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, la scorsa settimana si è visto rifiutare il “via libera” dal Comitato tecnico scientific­o; precedente­mente aveva annunciato le riaperture il 15 giugno. Il titolare del dicastero ha scritto così al premier Conte e al collega Speranza (Salute) chiedendo all’Esecutivo di dribblare il consiglio degli esperti, ritenuto troppo prudente. Niente da fare. E quindi, spazientit­o, ieri ha fatto come Ponzio Pilato: «Cinque Regioni hanno già riaperto le sue parole in una diretta Facebook - Mi auguro che tutti gli altri governator­i seguano la stessa strada e facciano riprendere le attività in sicurezza. Ora dipende da loro, che possono dare l’ok assumendos­i la responsabi­lità. Io ho fatto la mia parte. Non sono un monarca, mica posso decidere tutto in autonomia e sulla questione sanitaria decide il ministro Speranza. Pensate, ho dato l’ok senza il suo parere positivo…».

PROTESTE. In Veneto, Liguria, Puglia, Sicilia e Abruzzo già si gioca. In Lombardia, la regione più colpita dal Covid-19, sarà possibile organizzar­e la partitella con gli amici dal 10 luglio. Il Lazio sta per seguire la stessa strada: stamattina ci sarà un secondo incontro con i gestori dei centri sportivi. La volontà della giunta Zingaretti è metterli nelle condizioni di ripartire subito, magari già da lunedì. «Siamo stufi di essere presi in giro», «per noi è un lavoro, non un gioco», «siamo al collasso», «ci state rovinando» sono solo alcuni dei commenti pubblicati sotto al video di Spadafora dagli operatori del settore. Uomini e donne che non possono tornare a lavorare, ma devono continuare a pagare affitti, tasse e bollette.

Ripartirà questa mattina il confronto all’interno della maggioranz­a sul decreto legge Semplifica­zioni. Il dibattito, iniziato martedì, resta dunque vivace nonostante le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non lascino spazio a equivoci sulla ferma volontà di arrivare a una soluzione rapida: «Come ho sempre detto, considero il decreto Semplifica­zioni la madre di tutte le riforme». Le misure che saranno introdotte «sono volte a produrre un’accelerazi­one e una semplifica­zione degli iter di realizzazi­one delle opere e sono accompagna­te, tengo a precisarlo, anche a un rafforzame­nto dei presidi di legalità», ha spiegato. «Ci siamo aggiornati a domani alle 9.30 (oggi), poi il pomeriggio ci sarà il pre-Consiglio. Tra domani (oggi) e dopodomani (domani) ci sarà quindi il Cdm» , ha spiegato il capogruppo Iv al Senato Faraone.

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Stefano Mammarella, 36 anni, è considerat­o uno dei più grandi portieri al mondo di Calcio a 5
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