Corriere dello Sport

LEÃO FA L’ESAME E IBRA SI SCALDA

Il baby insegue il salto di qualità «Milan, voglio restare a lungo»

- di Antonio Vitiello

Timidi segnali di ripresa. Rafael Leão ha capito che al Milan per guadagnars­i il posto da titolare dovrà fare di più, essere più determinan­te e cattivo in area di rigore. Piccoli progressi sono stati registrati nelle ultime tre partite, dove il portoghese ha siglato due reti entrando ambedue le volte dalla panchina. La prima marcatura post lockdown a Lecce, poi la seconda a Ferrara, nel mezzo la sfida contro la Roma. E pensare che Leão in tutto il campionato aveva messo a segno solo due gol, e ora ha raddoppiat­o la media nel giro di tre partite, un segnale che qualcosa a livello mentale è cambiato. Sarà stata anche la cura Pioli a fargli scattare qualcosa dentro, perché il 21enne di Lisbona è stato continuame­nte pungolato dall’allenatore a fare meglio. Ed è una notizia positiva per tutta la società questa rinascita del portoghese, costato 24 milioni di euro più il cartellino di Tiago Djalo nell’affare con il Lille.

POSTO DA TITOLARE. Un investimen­to importante che però aveva portato frutti solo ad intermitte­nza, mentre recentemen­te Leão ha dimostrato di valere di più. Una sensazione espressa anche a parole durante l’intervista concessa a Sky: «Lavoro tutti i giorni per essere titolare e giocare dall'inizio. Se il mister mi mette in campo per giocare sono pronto. Sento la fiducia dell'allenatore e dei compagni, e così è più facile aiutare la squadra», ha commentato l’attaccante, che poi ribadisce la sua posizione preferita in campo: «Sull'esterno c'è più spazio per me, per correre uno contro uno e per fare assist o rientrare e calciare in porta. Il mio obiettivo è guadagnarm­i un posto da titolare nel Milan ed essere un giocatore importante per il Milan. Sono contento qui e spero di rimanere per tanto tempo. A Ferrara è stato un peccato perché abbiamo creato tante occasioni, calciando 39 volte verso la porta e abbiamo fatto solo due gol.

Lazio, Juve e Napoli? Possiamo vincere queste partite».

LA RINCORSA DI IBRA. Leão ha un rapporto speciale con Zlatan Ibrahimovi­c e fin dal suo arrivo a gennaio lo svedese ha cercato di insegnargl­i i trucchi del mestiere: «Lui è come un fratello maggiore, mi dà dei consigli per fare meglio - ha confessato Leão. È sempre sorridente, un grande compagno. Mi dà fiducia ed è sempre tranquillo. Fuori dal campo è una persona diversa», ha raccontato Leão. E Ibrahimovi­c proprio contro la Spal ha fatto il rientro in campo dopo quasi quattro mesi d’assenza. Il suo recupero dall’infortunio al soleo del polpaccio è avvenuto in meno di quaranta giorni, guarendo in tempi record. Ma come ha spiegato Pioli, a Ibra manca il ritmo gara e solamente giocando potrà acquisirlo. A Ferrara ha giocato quasi mezz’ora, impensiere­ndo la difesa di casa e dando il via alla rimonta milanista. E’ bastata la presenza in campo per dare più fiducia alla squadra ed essere un riferiment­o offensivo per i compagni. Contro la Lazio Ibra dovrebbe aumentare il minutaggio e solamente con le prove tattiche di oggi si capirà se Pioli lo proverà dall’inizio, ma sarebbe una forzatura. Lo svedese potrebbe partire dal primo minuto la gara successiva contro la Juventus in programma a San Siro il 7 luglio. E non è l’unica preoccupaz­ione dell’allenatore perché mancherà per un po' di partite l’esterno spagnolo Samu Castillejo per un problema muscolare. L’ex Villarreal è stato uno dei migliori nel girone di ritorno e senza di lui dovrebbe avere più chance Saelemaeke­rs, entrato bene contro la Spal. Dubbi anche sulle condizioni fisiche di Theo Hernandez uscito malconcio dal campo di Ferrara per una botta alla tibia.

L’ex Lille ha segnato 2 gol nelle ultime 3 gare. Lo svedese in panchina a Roma

 ??  ?? Rafael Leão, 21 anni, ex Sporting e Lille, 24 partite e 4 gol in A con il Milan
Rafael Leão, 21 anni, ex Sporting e Lille, 24 partite e 4 gol in A con il Milan

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