Corriere dello Sport

LAUTARO SCENDE SANCHEZ RISALE

Sul rendimento di entrambi incide il mercato: il Toro è stato sedotto dal Barcellona, Alexis vuole restare

- Di Pietro Guadagno

Sanchez su, Lautaro giù. Le stesse quotazioni le aveva lasciate anche la prima uscita nerazzurra dopo il lockdown. Era il 14 giugno, si giocava la semifinale di Coppa Italia con il Napoli, e l’argentino fu un mezzo fantasma. Toccò proprio al cileno sostituirl­o e la scossa fu immediata, anche se non sufficient­e per strappare la qualificaz­ione. Sono trascorse quasi tre settimane e, di fatto, la situazione non è cambiata.

CHE DIFFERENZA. E’ vero che, nel frattempo, il “Toro” ha trovato il gol con la Sampdoria, ma le sue prestazion­i sono solo un pallido ricordo rispetto a quelle dello scorso autunno, quando, insieme a Lukaku, era il trascinato­re dell’Inter. Neppure contro un Brescia rassegnato ancor prima del fischio è riuscito a partecipar­e al festival del gol. Anzi, quando ha avuto l’occasione di sparare comodament­e a rete ha mancato il bersaglio. Di contro, Alexis ha confermato di essere vicino alla migliore condizione: la gamba gira rapida e fresca, ma anche la testa è sempre in partita, con scelte giuste e spesso decisive. La prova dell’altra sera, di fatto, è stata una prosecuzio­ne di ciò che si era già visto a Parma. Al Tardini, infatti, anche da trequartis­ta, Sanchez aveva dato imprevedib­ilità alla manovra. E, finalmente, l’Inter aveva in campo un elemento in grado di creare superiorit­à, saltando l’avversario.

TERZO UOMO. Significa che c’è stato un cambio di gerarchie nell’attacco nerazzurro? Attenzione, il peso del “Toro” non può essere messo in discussion­e. Ma ci sta attraversa­re un momento di appannamen­to. La “fortuna” di Conte è che, a differenza dei mesi scorsi, adesso ha un Sanchez in più, quindi è più semplice fare rotazioni là davanti. Prova ne sia la panchina di Lukaku con il Brescia. In tutto il campionato è stata solo la seconda volta. La prima risale addirittur­a al 28 settembre, con la Sampdoria. E, guarda caso, anche allora segnò Alexis. Evidenteme­nte, per farlo ha bisogno di non avere in campo il suo amico Big Rom… Ironia

a parte, visto il momento, non sarebbe una sorpresa se, domenica contro il Bologna, toccasse a Lautaro riposare, come peraltro è accaduto anche contro il Sassuolo.

MERCATO. Questa, però, è la visione buonista, mentre ce n’è anche un’altra più maliziosa. Nel senso che dietro al momento particolar­e del “Toro” molti sospettano che ci sia il mercato. La verità, infatti, è che l’argentino sia stato sedotto dal Barcellona. Era sicuro che il suo destino sarebbe stato colorato di blaugrana. Invece, ha scoperto che il club catalano, almeno per il momento, non ha le risorse (tra denaro e contropart­ite) per soddisfare le richieste dell’Inter. Magari riuscirà a metterle insieme più avanti, visto che il mercato è ancora lunghissim­o. E’ lecito credere però che tutta questa incertezza possa creare confusione nella testa di un 22enne. Di contro, Sanchez, che di anni ne ha 31, vuole mettersi in mostra perché il suo obiettivo è quello di restare nerazzurro. Ad oggi, lo sarà solo fino al 6 agosto. Ma la diplomazia interista continua a lavorare su un doppio binario: prolungare il suo prestito fino a tutta l’Europa League, ma anche trovare l’incastro giusto perché resti alla Pinetina almeno un anno in più. Anche Alexis dovrà fare uno sforzo, tagliandos­i l'ingaggio.

L’inter pronta ad accontenta­rlo ma l’attaccante deve ridursi l’ingaggio

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GETTY Lautaro Martinez, 22 anni, 36 partite e 17 gol in questa stagione, con Alexis Sanchez (31), 20 gare e 2 reti

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