LAUTARO SCENDE SANCHEZ RISALE
Sul rendimento di entrambi incide il mercato: il Toro è stato sedotto dal Barcellona, Alexis vuole restare
Sanchez su, Lautaro giù. Le stesse quotazioni le aveva lasciate anche la prima uscita nerazzurra dopo il lockdown. Era il 14 giugno, si giocava la semifinale di Coppa Italia con il Napoli, e l’argentino fu un mezzo fantasma. Toccò proprio al cileno sostituirlo e la scossa fu immediata, anche se non sufficiente per strappare la qualificazione. Sono trascorse quasi tre settimane e, di fatto, la situazione non è cambiata.
CHE DIFFERENZA. E’ vero che, nel frattempo, il “Toro” ha trovato il gol con la Sampdoria, ma le sue prestazioni sono solo un pallido ricordo rispetto a quelle dello scorso autunno, quando, insieme a Lukaku, era il trascinatore dell’Inter. Neppure contro un Brescia rassegnato ancor prima del fischio è riuscito a partecipare al festival del gol. Anzi, quando ha avuto l’occasione di sparare comodamente a rete ha mancato il bersaglio. Di contro, Alexis ha confermato di essere vicino alla migliore condizione: la gamba gira rapida e fresca, ma anche la testa è sempre in partita, con scelte giuste e spesso decisive. La prova dell’altra sera, di fatto, è stata una prosecuzione di ciò che si era già visto a Parma. Al Tardini, infatti, anche da trequartista, Sanchez aveva dato imprevedibilità alla manovra. E, finalmente, l’Inter aveva in campo un elemento in grado di creare superiorità, saltando l’avversario.
TERZO UOMO. Significa che c’è stato un cambio di gerarchie nell’attacco nerazzurro? Attenzione, il peso del “Toro” non può essere messo in discussione. Ma ci sta attraversare un momento di appannamento. La “fortuna” di Conte è che, a differenza dei mesi scorsi, adesso ha un Sanchez in più, quindi è più semplice fare rotazioni là davanti. Prova ne sia la panchina di Lukaku con il Brescia. In tutto il campionato è stata solo la seconda volta. La prima risale addirittura al 28 settembre, con la Sampdoria. E, guarda caso, anche allora segnò Alexis. Evidentemente, per farlo ha bisogno di non avere in campo il suo amico Big Rom… Ironia
a parte, visto il momento, non sarebbe una sorpresa se, domenica contro il Bologna, toccasse a Lautaro riposare, come peraltro è accaduto anche contro il Sassuolo.
MERCATO. Questa, però, è la visione buonista, mentre ce n’è anche un’altra più maliziosa. Nel senso che dietro al momento particolare del “Toro” molti sospettano che ci sia il mercato. La verità, infatti, è che l’argentino sia stato sedotto dal Barcellona. Era sicuro che il suo destino sarebbe stato colorato di blaugrana. Invece, ha scoperto che il club catalano, almeno per il momento, non ha le risorse (tra denaro e contropartite) per soddisfare le richieste dell’Inter. Magari riuscirà a metterle insieme più avanti, visto che il mercato è ancora lunghissimo. E’ lecito credere però che tutta questa incertezza possa creare confusione nella testa di un 22enne. Di contro, Sanchez, che di anni ne ha 31, vuole mettersi in mostra perché il suo obiettivo è quello di restare nerazzurro. Ad oggi, lo sarà solo fino al 6 agosto. Ma la diplomazia interista continua a lavorare su un doppio binario: prolungare il suo prestito fino a tutta l’Europa League, ma anche trovare l’incastro giusto perché resti alla Pinetina almeno un anno in più. Anche Alexis dovrà fare uno sforzo, tagliandosi l'ingaggio.
L’inter pronta ad accontentarlo ma l’attaccante deve ridursi l’ingaggio