Corriere dello Sport

Dramma alcol O’Neill lotta per la vita

Quadro clinico definito «molto serio»: l’ex Cagliari e Juve sta soffrendo in povertà Ricoverato per cirrosi epatica La figlia: «Aiutatelo, può morire»

- di Lorenzo Scalia

Certi problemi non li puoi dribblare se non sei convinto. Mica fai un tunnel e spariscono come per magia. Fabian O’Neill sapeva nascondere il pallone agli avversari, riusciva a rendere le cose impossibil­i possibili, tanto da far innamorare un’isola intera prima di essere chiamato dalla Juventus. Fabian O’Neill però non ha mai sconfitto il mostro: l’alcolismo. Un male che l’ha perseguita­to durante e dopo la carriera da calciatore, chiusa ad appena 29 anni, fallendo sia in bianconero che nelle avventure successive. «Ho cominciato a bere a 9 anni e non ho più smesso», ha detto in tante interviste dopo aver appeso le scarpette al chiodo.

RISCHIO. Gli ultimi aggiorname­nti sullo stato di salute che arrivano dall’Uruguay non sono incoraggia­nti: l’ex giocatore di Cagliari, Juventus e Perugia, infatti, è stato ricoverato d’urgenza venerdì 26 giugno in una clinica di Montevideo e poi dimesso mercoledì. Si parla di cirrosi epatica acuta, ma lo stesso O’Neill ha smentito questa diagnosi postando una foto dal letto dell’ospedale via Instagram. Per i medici che l’hanno curato «il quadro clinico è molto serio e il fegato è ormai compromess­o dall’abuso di alcol». La figlia di O’Neill ha lanciato l’allarme attraverso il quotidiano uruguaiano El Pais: «La situazione è allarmante. Se non smette subito di bere non ce la farà. Ha bisogno d’aiuto, ma prima di tutto deve decidere lui di cambiare registro». A complicare la questione ci sarebbe anche un’infezione alle vie urinarie. Senza calcolare che già nel 2016 O’Neill era finito sotto i ferri per un problema alla cistifelle­a. Gli dissero di dire addio all’alcol. Durò solo un mese senza un bicchiere in mano.

SENZA SOLDI. Il Mago - questo il soprannome del centrocamp­ista - si trova a un bivio. Il suo fisico, sempre secondo la figlia, è debilitato da anni di abusi. O’Neill, comunque, non ha mai nascosto il problema: «Ho sperperato tutto e so di essere schiavo del mio vizio, ma non ho mai fatto male a nessuno. Solo a me stesso. Hanno cercato di cambiarmi, ma ho sempre rifiutato, sono così, ribelle e orgoglioso». Qualche anno fa ha anche scritto un libro intitolato “Fino all’ultima goccia”: nelle pagine ha raccontato la sua vita sregolata, tra incidenti in macchina, ubriacatur­e record e donne che hanno provato a cambiarlo senza successo. In carriera ha guadagnato più di 10 milioni di euro, ma adesso, alla soglia dei 50 anni, vive con nella casa delle mamma in stato di povertà.

DA ZIDANE A CASAL. Nelle ultime ore è scatta una corsa solidale per aiutarlo. O’Neill, infatti, ha bisogno di seguire un percorso di riabilitaz­ione prima di sottoporsi all’operazione al fegato. Tantissimi gli ex colleghi che gli hanno teso la mano. Tra di loro Zinedine Zidane, suo ex compagno ai tempi della Juventus, così come il manager Paco Casal, l’uomo che ha portato in Italia campioni del calibro di Recoba. Sembra l’ultima chiamata per disintossi­carsi. Ora per O’Neill scatta la sfida più difficile: dribblare il mostro con convinzion­e.

Lui smorza i toni: «Tornato a casa» Zidane e Paco Casal non lo mollano

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Fabian O’neill (oggi 47 anni) con il Cagliari: 120 gare e 12 gol in cinque stagioni

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