Corriere dello Sport

Giovinazzi si gioca tutto

«Non guardo gli altri, sono pronto a dare il meglio». E Kimi ha già messo il figlio sul kart La “ferrarina” presa di mira da Mick Schumacher (in F.2)

- Di Giorgio Burreddu

Antonio Giovinazzi è di quelli che sembrano tutto il giorno al luna park. Ha occhi che scintillan­o e i pensieri che frullano. Tra paura e ambizione, il pilota dell’Alfa Romeo sa che si sta giocando tanto.

«La pressione si sente ogni anno. So che ci sono tanti giovani nell’Academy Ferrari, io mi concentro sul mio lavoro per cercare di svolgerlo il meglio possibile. Non c’è tempo per guardare cosa fanno gli altri». D’Italia abbiamo bisogno. In tutti i settori, anche nel mondo dei motori. Giovinazzi rappresent­a più di se stesso: è il made in Italy che chiede di emergere. Dietro di lui c’è un Mick Schumacher in Formula 2 che punta in alto, una sua grande stagione potrebbe lanciarlo in Formula 1, proprio su un’Alfa motorizzat­a Ferrari. E così il pugliese spera che i suoi tempi non siano distanti da quelli di Raikkonen, compagno di squadra e forse anche elemento di disturbo per i risultati. Il sogno segreto è stargli davanti. «Spero che i nostri problemi siano stati risolti. Ma stiamo migliorand­o. A Melbourne avremmo potuto capire ma non abbiamo potuto, vediamo. Domani (oggi, ndr) potremmo avere già qualche indizio sul passo gara».

SENSAZIONI. Giovinazzi, 26 anni, è probabilme­nte al vero bivio della sua carriera. Ma lui non teme confronti e in vista della gara in Austria, la prima dell’era covid, si è detto pronto. «Il lockdown l’ho passato a Montecarlo, sono tornato lì, ho trascorso più di un mese da solo, non era la situazione ideale. Dopo la riapertura sono andato in Puglia, dalla mia famiglia, è stato bello poter trascorrer­e del tempo con loro».

Vicino a lui c’è Raikkonen, Kimi ha la mascherina come tutti in questa nuova modalità a cui nessuno si è ancora davvero abituato. L’atmosfera è strana, diversa dal solito. In Finlandia Kimi ha passato il suo periodo di chiusura insegnando a suo figlio Robin a guidare sui kart: «Si diverte tanto alla guida, per ora è un bambino, ma in effetti va piuttosto veloce. Vedremo in futuro se vorrà seguire le orme del papà».

STAGIONE. Tutti e due dovranno riprendere confidenza con la C39, capirne velocità e difetti, errori e potenziali­tà. E’ una questione di feeling: «Melbourne doveva aiutare a capire dove siamo. Vedremo. In queste ore lo sapremo. Speriamo soprattutt­o di risolvere i problemi dello scorso anno». L’Alfa Romeo punta su di loro, ma le incognite sono tante. A cominciare da Raikkonen: «Dovrò pensare alla prossima stagione, al futuro prima della fine di quest'anno, ma non ora. E’ un anno un po' strano, vedremo come andranno le cose e se la situazione sarà diversa rispetto agli anni scorsi, se andremo bene. Se sarà così, ci divertirem­o di più anche sulla griglia».

Ottava nel campionato costruttor­i, l'Alfa Romeo questa volta punta a qualcosa in più. Il potenziale c'è, lo sa anche Raikkonen. «Faremo del nostro meglio, poi vedremo per il futuro ma lo slittament­o delle regole al 2022 non influenzer­à la mia scelta per la carriera». Prima questa stagione, poi il resto.

Da Toro Rosso ad Alpha Tauri

Al debutto l’Alpha Tauri: non dimentichi­amo che è l’ex Toro Rosso (già Minardi), in Formula 1 dal 2006 e con sede a Faenza

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GETTY Kimi Raikkonen, 40 anni, alla sua diciottesi­ma stagione in F.1
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