«Non togliete allo sport le palestre scolastiche»
ROMA - «Un problema spaventoso», lo ha definito il presidente del Coni Malagò. «Che rischia di farci perdere una intera generazione di atleti». Il tema è quello delle palestre scolastiche, il cui uso resterebbe interdetto anche alla ripresa delle lezioni a settembre. Le disposizione sul distanziamento nelle classi porterà a utilizzare anche gli spazi sportivi. Gli impianti scolastici off limits penalizzano in particolare volley, basket e pallamano. «Perché - ha ricordato Malagò - i quattro/ quinti delle Asd non hanno un palazzetto o una palestra in concessione, ma svolgono attività in strutture scolastiche fuori dalle ore didattiche». Per il n.1 dello sport azzurro «oltre al danno si avvicina ora anche la beffa». La gravità della situazione dà l'assist a Malagò per intervenire anche sugli effetti della riforma dello sport voluta da Giorgetti con il precedente governo giallo-verde. I cui decreti attuativi sono attesi a fine mese: «Come Coni ci siamo sempre occupati della scuola pur non avendo deleghe o norme statutarie. Sono dispiaciuto che in questo periodo ci si sia occupati di fare tante altre cose, ma nessuno si è preoccupato di sistemare un problema atavico: il rapporto tra sport e scuola è la madre di tutte le battaglie, ora tutto è diventato più complicato. Era un problema prioritario, invece si è preferito intervenire su aspetti che prima funzionavano». Davanti al Foro Italico c'è stato un volantinaggio dei dipendenti in Cig di federnuoto e federtennis: “Non siamo figli di un dio minore”. Hanno trovato l'appoggio di Malagò: «Sono in disaccordo con il ricorso alla Cig da parte di alcune federazioni». Non ha gradito Binaghi, presidente Fit, che ha lamentato 26 milioni di euro di minori entrate.