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Eora il rinnovo. In questa stagione Paulo Dybala ha fatto tutto quello che doveva, forse pure qualcosa in più. Quel qualcosa in più è racchiuso nel fuori programma della scorsa estate: Juve impegnata a venderlo al miglior offerente, quasi a svenderlo, salvo poi andare a scontrarsi (anche) contro la ferma volontà di restare a Torino dell'argentino. C'era pure altro a complicarne la cessione, vedi diritti di immagine e pendenze legali con il suo vecchio agente, resta il fatto che tra luglio e agosto 2019 la priorità della Juve era vendere Dybala. È trascorso un anno intero, la Joya ha raggiunto livelli di rendimento e continuità mai visti prima, è decisivo come o anche più di Cristiano Ronaldo. È diventato un vero leader, la stessa Juve non potrebbe essere più contenta di come sia andata a finire ad agosto. E ora, appunto, il rinnovo non può più aspettare.
IL FATTORE 30 GIUGNO. Il Coronavirus ha rallentato tutto. Ma i contatti sono proseguiti, ora l'unico interlocutore della Juve è Jorge Antun, diventato a tutti gli effetti agente Fifa e rappresentante di Dybala. Poi però fino al 30 giugno le priorità per la società e Fabio Paratici sono state altre, era necessario sistemare il bilancio portando a termine tutta una serie di operazioni che avevano nello scambio Arthur-Pjanic il fulcro. Tutto si è concluso come sperato, il bosniaco è un calciatore del Barcellona e ha pure festeggiato il trasferimento con amici e parenti in Lussemburgo, commuovendosi tra ricordi e ambizioni, mentre il piccolo Edin già indossava la maglietta blaugrana. Un'altra storia, che serve per capire in ogni caso come ora tutti siano pronti a voltare pagina. E la nuova priorità in casa Juve è il rinnovo di Dybala.
LA TRATTATIVA. Nuovi contatti diretti tra la giornata di mercoledì e quella di ieri. Ogni settimana che passa Dybala sembra più forte in campo, lo diventa anche al tavolo delle trattative. Il 30 giugno è alle spalle, prima che il mercato riparta, questa è una partita che tutti hanno interesse quindi a concludere. Con Dybala che punta a riprendersi anche in questo senso quello che si è conquistato, con giocate e comportamenti, è lui il simbolo della nuova generazione juventina. Eccezion fatta per Cristiano Ronaldo, la richiesta è quindi quella di essere considerato al top per quel che sono i parametri bianconeri, bisognerà andare in doppia cifra, forse superare l'ingaggio di Matthjis de Ligt da 12 milioni netti bonus inclusi. Ora la trattativa è entrata nel vivo, l'obiettivo comune è chiuderla positivamente, il prima possibile.
IL MERCATO. Perché poi inizierà un mercato che dovrà vedere la Juve particolarmente attiva. In entrata e in uscita. Dopo Arthur e Dejan Kulusevski servirà almeno un altro colpo a centrocampo e almeno un altro in attacco, c'è Arek Milik ora in pole per il dopo-Higuain mentre Mino Raiola spinge un giovane come Andrea Pinamonti. E servirà anche almeno un terzino, sia che rimanga Alex Sandro (duello tra il rientrane Luca Pellegrini ed Emerson Palmieri) sia che il brasiliano si trasformi in un big da sacrificare. A tale proposito torna d'attualità il profilo di David Alaba: l'austriaco ha il contratto in scadenza tra un anno, il rinnovo con il Bayern Monaco appare complicato e i suoi agenti hanno bussato a tutti i top club europei per valutare progetti e proposte. Juve particolarmente interessata, ma forse non prima scelta dello stesso Alaba che sembra spingere per un'esperienza in Liga con Real e Barcellona che si preparano all'ennesimo duello.
Per lui un ingaggio a livello di De Ligt, dunque superiore ai 10 milioni annui
Il terzino del Bayern possibile rinforzo ma Barça e Real restano in corsa