Corriere dello Sport

Longo: Testa e cuore, così si può

- Di Nicola Balice

- La classifica non conta, almeno per novanta minuti più recupero. Altrimenti il derby sarebbe una partita come tutte le altre. Invece non lo è mai stato, non lo è e non lo sarà. Così Moreno Longo segna la strada in casa Toro, spiegando chiarament­e come ci sia bisogno di tutto per ottenere un risultato positivo: «La partita è di cartello, importante. Molto sentita da noi, dai nostri tifosi, siamo quindi molto concentrat­i. L'atteggiame­nto migliore da seguire è sicurament­e quello di restare uniti, di lavorare da squadra in ogni situazione, di aiutarsi, di sacrificar­si l'uno per l'altro. Perché quando affronti queste squadre che hanno grandi qualità devi anche soffrire insieme, devi saper rispondere a volte colpo su colpo. Dobbiamo essere bravissimi a giocare insieme».

TESTA E CUORE. In particolar modo Longo chiede al suo Toro di giocare con la testa e con il cuore: «La prima cosa che mi viene in mente di dire ai ragazzi è che si dovrà giocare con cuore e testa. Il derby è una partita che si gioca sul filo del rasoio anche a livello emozionale, quindi il cuore deve essere gestito dalla testa perché le letture dei momenti hanno bisogno che la lucidità non faccia mai prevalere il fattore emozionale. Altrimenti poi si rischia di non fare quello che si ha in testa di fare». Il derby è sempre il derby insomma, anche se a porte chiuse avrà un sapore diverso: «Non ci si abitua mai al clima delle porte chiuse. Il calcio è dei tifosi e quindi non potremo mai farci l’abitudine. Dovremo essere capaci ad adattarci».

IN CAMPO. Intanto Longo recupera pezzi importanti. A parte il lungodegen­te Daniele Baselli (stagione già finita da tempo per lui), gli altri giocatori saranno tutti a disposizio­ne, anche Simone Zaza: «Ha recuperato, sta meglio, vedremo dopo l'allenament­o di rifinitura quanto minutaggio avrà nelle gambe». In campo il dubbio è anche tattico, tra un assetto simile a quello mostrato contro la Lazio e un centrocamp­ista in più (Sasa Lukic) o quello delle prima gare post-Covid con una mezza punta in più (Alex Berenguer) che possa fornire anche una copertura maggiore sulle fasce. Solo oggi Longo scioglierà le riserve in questo senso, per una formazione che non verrà influenzat­a dai cinque diffidati pesanti: «La partita che si gioca è sempre la più importante, non facciamo calcoli», assicura Longo. Che dovrebbe quindi schierare Sirigu in porta, Izzo, Nkoulou e Bremer in difesa, De Silvestri, Meité, Rincon, Ansaldi (o Aina) in mediana, Verdi, Berenguer (o Lukic) in appoggio a capitan Belotti.

«Restiamo uniti Difficile abituarsi alle porte chiuse il calcio è dei tifosi»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy