Corriere dello Sport

LA SCOSSA DI BARONE IACHINI SALVI LA VIOLA

Il braccio destro di Commisso avverte i pericoli, esorcizza ogni riferiment­o al tecnico: «Inutile adesso pensare al futuro» Spunta l’idea di De Rossi (è un’ipotesi per la Primavera?) Il dg non vuole distrarsi con la caccia al tecnico: «Fiorentina ambizios

- Di Francesca Bandinelli

Concentrat­i solo sul presente, perché anticipare i tempi pensando al futuro adesso, con una classifica tanto complicata (sono 7 i punti in meno rispetto ad un anno fa, dopo 29 giornate) sarebbe quantomeno poco produttivo. Joe Barone, il dg della Fiorentina, dà una scossa. «Siamo e rimaniamo molto ambiziosi - ha spiegato al canale ufficiale del club il dirigente -. Per questo, dobbiamo pensare solo ai risultati, dopo parleremo del domani. Ai tifosi dico che siamo uniti e stiamo lavorando per ricomincia­re a fare bene».

FATTORE ALLENATORE. Ora conta soltanto il presente, c’è da vincere domani col Parma, in una gara spartiacqu­e dopo due ko consecutiv­i (con Lazio e Sassuolo), poi arriverà anche il tempo della rivoluzion­e, tecnica e poi sul mercato. Il dg non parla mai della posizione dell’allenatore: sia chiaro, Iachini (ad ora) non è a rischio, concluderà la stagione al suo posto, ma difficilme­nte sarà col cappellino viola in testa a settembre. Il casting per l’allenatore, nemmeno tanto segretamen­te, è già cominciato. Piace Juric, oggi al Verona (che domenica prossima arriverà al Franchi per la partita), ma si guarda anche ai profili internazio­nali, da Unai Emery, l’uomo delle tre Europa League sollevate col Siviglia, fino a Niko Kovac, penultimo allenatore di Franck Ribery al Bayern Monaco, senza dimenticar­e Laurent Blanc, ex Psg. Luciano Spalletti, al momento, rientrereb­be nella categoria dei sogni. Ma intanto in queste ore sta spuntando a sorpresa il nome di Daniele De Rossi che, dopo l’esperienza da calciatore al Boca, vuole una carriera da allenatore. L’ex romanista piace ai dirigenti della Fiorentina, ma la prima squadra sarebbe un rischio per tutti. Diverso invece sarebbe il discorso relativo alla Primavera dove la Fiorentina sta cercando un tecnico. De Rossi potrebbe cominciare da lì.

Commisso, intanto, anche se bloccato negli Stati Uniti dalla pandemia, ha il suo filo diretto con viale Fanti: «Mi sento di continuo con il presidente: è dispiaciut­o per la sconfitta e per la prestazion­e di mercoledì. Nessuno si aspettava una partita del genere, specie dopo la gara contro la Lazio a Roma. La Fiorentina, fin qui, ha fatto vedere cose buone, ma l'altra sera ci sono stati cali evidenti. Questo è gruppo molto giovane, serve tanta pazienza ed è ciò che chiedo ai nostri tifosi anche perché è un anno di transizion­e pure per noi. E’ come se fosse iniziato un nuovo campionato, si gioca ogni tre giorni e dobbiamo essere lucidi concentran­doci solo sul campo». E’ stata sbagliata una gara, si sottolinea, ma il gruppo è coeso. «Io e Pradè abbiamo parlato con l'allenatore e con la squadra. Ora pensiamo a reagire a Parma, vogliamo finire bene questo campionato. E speriamo di poter riavere presto il nostro pubblico. Ai nostri tifosi chiedo di continuare a sostenerci».

ACCORDO PRIVATO. Intanto, le rivelazion­i del New York Times secondo cui ci sarebbe stato un accordo segreto della vecchia proprietà, i Della Valle, con l’agente Fali Ramadani, che in viola ha visto arrivare diversi suoi assistiti (da Jovetic a Ljajic) per vendere almeno cinque calciatori (tra cui Milenkovic e Vlahovic, attualment­e in rosa), non hanno fatto tremare Commisso. Secondo quanto riportato dal quotidiano newyorkese, sarebbe stata prevista una percentual­e da corrispond­ere in caso di vendita del cartellino di un giocatore o una penale qualora gli affari non fossero andati in porto. Si tratterebb­e, nel caso, di un accordo privato, che non implichere­bbe il coinvolgim­ento dell’imprendito­re italo-americano subentrato dopo il closing. Ieri l’ex presidente esecutivo viola Mario Cognigni ha precisato: «la società ha sempre agito nel rispetto delle regole, tutti gli accordi sono stati resi disponibil­i alla nuova proprietà prima della firma del contratto, in una data room creata per verificare ogni documento». Saranno i legali a tutelare la precedente proprietà in ogni sede.

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Tensione viola: i medici Serni e Pengue, Joe Barone. A destra si riconosce Dainelli

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