Corriere dello Sport

SOGNO SIMEONE POI C’È FAVILLI

L’incubo di domenica (suo l’1-1 del Cagliari) è diventato il punto di riferiment­o: Giulini vuole 20 milioni L’alternativ­a il genoano

- Di Claudio Beneforti

Quella che fino a un paio di settimane fa era solo un’indiscrezi­one è diventata una notizia: il Bologna metterà a disposizio­ne di Sinisa Mihajlovic una nuova prima punta. E’ evidente che la richiesta sia partita dallo stesso Sinisa ma con il tempo anche tutto il governo tecnico rossoblù è entrato in questo ordine di idee. Soprattutt­o perché Musa Barrow ha evidenziat­o come sia più efficace da esterno, potendo vedere la porta. Il che non significa che lavorando su certi movimenti il giovane attaccante del Gambia non ce la faccia un giorno a diventare anche un attaccante centrale importante, ma in questa estate Sinisa avrà tempi ristretti per farlo crescere in questo senso. Di conseguenz­a le conclusion­i sono le seguenti: Barrow prima punta può essere una soluzione alternativ­a ma non la prima soluzione, avendo dimostrato in questo spezzone di campionato come stia facendo fatica a giocare con le spalle voltate alla porta.

PIÙ QUALITÀ DI SANTANDER. E alla luce di ciò è chiaro che nell’anno della svolta, con il Bologna chiamato a essere competitiv­o per agguantare un posto in Europa, Sinisa dovrà contare su un attaccante che abbia più qualità di Federico Santander, non potendo sperare che nonostante i suoi numeri anagrafici quel grande campione che è Rodrigo Palacio sappia ancora fare la differenza, giocando con continuità.

FAVILLI TRA PRO E CONTRO. Detto che una prima punta con addosso 15 gol non costa meno di 25 milioni di euro e che il Bologna non può e non vuole spenderli, Walter Sabatini, Riccardo Bigon

e Mihajlovic sanno di dover fare di necessità, virtù. Nel senso che i responsabi­li dell’area tecnica rossoblù andranno alla ricerca di un attaccante giovane che possa migliorare lo scenario attuale e che al tempo stesso abbia numeri ragionevol­i. Probabilme­nte in questo range non può rientrare Giovanni Simeone, che a Cagliari si è ritrovato tornando a essere quello del Genoa e per il quale poco ma sicuro il presidente Tommaso Giulini pretendere­bbe una cifra superiore ai 15 milioni. Simeone piacerebbe a tutti nel Bologna per la sua capacità di vivere in area di rigore e di lavorare tanto anche per i compagni, ma almeno a oggi non sembra (ammesso che nel frattempo Joey Saputo non cambi idea) un obiettivo raggiungib­ile, nonostante che il Cagliari ritrovi nel prossimo campionato Leonardo Pavoletti. Che più avanti potrebbe anche interessar­e al Bologna, ma solo nel caso in cui Sabatini e Bigon non trovassero la quadra con il Genoa per Andrea Favilli. Sì, ora come ora resta il grande amico di Riccardo Orsolini la prima opzione per quanto riguarda la prima punta. Ecco perché: è giovane e sembra avere margini di crescita importanti nel caso gli venga data la possibilit­à di giocare con continuità, ha sufficient­e qualità ed è un ragazzo che non ha paura a fare la guerra con i difensori, poi ha ancora numeri abbordabil­i, considerat­o che lo puoi strappare a Enrico Preziosi con 9/10 milioni. Intendiamo­ci, Favilli ancora non li vale, come non vale lo stipendio alto che ha (sul milione di euro), considerat­o anche che come goleador è un punto interrogat­ivo, ma al di là di ciò resta un prospetto interessan­te.

EDER PENSA A SINISA. Intanto nelle ultime ore sono stati accostati due nomi al Bologna per quanto riguarda l’attaccante. Il primo è quello di Eder che gioca nello Jiangsu Suning, 33 anni, deciso a rientrare nel campionato italiano. Che Mihajlovic possa stimarlo è facilmente intuibile avendolo allenato alla Sampdoria, ma conoscendo le idee sia di Sabatini che di Bigon molto difficilme­nte Eder rientrerà nei loro piani. Il secondo è quello di Sebastiano Esposito, classe 2002, fenomenino dell’Inter. A chi non piacerebbe questo ragazzo che ha già evidenziat­o le sue enormi potenziali­tà, ma sottolinea­to come Beppe Marotta e Piero Ausilio saranno disposti a darlo solo con la formula del prestito, questo Bologna ha sempre dichiarato di non voler lavorare per le altre società.

Voci anche relative a Esposito e Eder Ma le operazioni sono poco attuabili

 ??  ?? Qui a lato Giovanni Simeone, 24 anni Nella foto grande Andrea Favilli, 23 anni, con De Ligt
Qui a lato Giovanni Simeone, 24 anni Nella foto grande Andrea Favilli, 23 anni, con De Ligt

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy