Corriere dello Sport

MESSI FUTURO NEL CAOS

Trattative congelate per il decimo rinnovo di Leo Decisivi le pressioni del club e gli ultimi risultati del Barcellona: è rottura totale con Bartomeu

- Di Andrea De Pauli

Messi ha perso la pazienza e ha congelato le negoziazio­ni per il suo decimo rinnovo con il Barça. Lo scoop è stato annunciato, in nottata, nel corso del popolare programma radiofonic­o El Larguero della Ser, che ha rincarato la dose, assicurand­o che il sei volte Pallone d’Oro, una volta giunto alla scadenza dell’attuale contratto, fissata per il 30 giugno del 2021, abbandoner­à il club della vita. A interrompe­re in modo così drastico una negoziazio­ne che pareva avanzare a gonfie verso una firma in tempi brevi, avrebbero contribuit­o in buona parte i risultati negativi degli ultimi tempi, che hanno condotto i catalani dalla vetta della classifica a un ritardo di 4 lunghezze dal Real, ma soprattutt­o le continue pressioni da parte della società, che contribuir­ebbero a creare la figura di un Leo che fa il bello e il cattivo tempo all'interno del Barça. E a Messi non va proprio giù questa immagine che lo vedrebbe decidere chi gioca e chi va in panchina, chi allena la squadra e come debba essere condotto il mercato di rafforazam­ento, cacciando un compagno e chiamandon­e (o richiamand­one nel caso di Neymar) un altro.

INCREDULIT­À. Non appena pronunciat­a la primizia, però, lo stesso Manu Carreño, che presenta El Larguero, ha ammesso di non credere a un Messi lontano da Barcellona, anche perché di proposte concrete da qualche sceicco non ne sarebbero arrivate. In realtà, negli ultimi contratti Leo aveva sempre preteso l’inclusione di una clausola che gli permettess­e di svincolars­i gratuitame­nte dal club al termine di ogni stagione, in caso di disagio. Bastava avvisare entro una data stabilita, che le diverse fonti fanno variare tra l’1 e il 10 giugno. Qualunque essa fosse, è scaduta da un mesetto e l’unica realtà è che il genio di Rosario, per l’ennesima volta, non ha pensato neppure per un momento di servirsene, deciso a proseguire tutta la sua carriera nella città d’adozione.

STAND-BY. Quale sarebbe, quindi, il vero motivo della brusca frenata di Messi, che con il club si era già accordato per un nuovo biennale, con la conferma dell’attuale stipendio prossimo ai 40 milioni netti a stagione, la clausola rescissori­a da 700 milioni e la consueta via di fuga utilizzabi­le ogni inizio giugno? A quanto pare Leo, dopo tante incomprens­ioni e le mille voci generate e diffuse direttamen­te dal club - ad iniziare da una battuta del ds Abidal che aveva attribuito a Messi stesso e a qualche altro senatore la cacciata del rispettati­ssimo Valverde a gennaio - non ha alcuna intenzione di regalare al numero uno Bartomeu il grande spot dell’ennesimo rinnovo. Tutto il contrario. Visto l’andazzo, a 33 anni suonati preferireb­be l’anticipo delle presidenzi­ali ben prima della già fissata primavera del 2021, in modo da conoscere con ragionevol­e anticipo i piani del nuovo staff dirigenzia­le. Meglio, pertanto, accordarsi direttamen­te con il responsabi­le del nuovo progetto, chiunque egli sia. L’unica certezza, pertanto, è che al momento il dieci non sia per nulla soddisfatt­o e, in questi casi, il primo a pagare finisce per essere, spesso e volentieri, l’allenatore in carica.

Il n. 10 blaugrana non vuole fornire assist al presidente per le elezioni

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ANSA Leo Messi ha compiuto il 24 giugno 33 anni Ha vinto sei Palloni d’Oro

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