Corriere dello Sport

Bianconero “geloso” delle imprese dell’Atalanta CARO GASPERINI, QUANDO TORNERAI ALLA “TUA” JUVE?

- Paolo Ceratto, gmail.com Michele Narcisi - gmail.com

Caro Cucci, non mi soffermo sul rinnovo di Buffon-Chiellini, neppure sullo scambio Pjanic-Arthur, o sui “favori” arbitrali che sembrano ben supplire ad una panchina corta del parsimonio­so Lotito che fanno arrabbiare l'americano Commisso sul VAR “de noantri”. Ma invece per fare i dovuti compliment­i alla Dea e al suo profeta. Quel Gian Piero Gasperini di Grugliasco, cresciuto a pane e Juventus come calciatore, come allenatore e come uomo. Perché desidero chiederle questo spazio per Gasperini? L'ho visto da poco sfrecciare in SUV a piazza Solferino, qui a Torino, e mi sono chiesto: “Ma perché non torna alla Juve?”. L'attuale calcio del Gasp ricorda il primo anno di Conte alla Juve con un calcio arrembante e senza respiro; capace di “stritolare” gli avversari con una perenne spinta che lascia a bocca aperta e riempie di gioia per il divertimen­to. Con Gasp, Gomez diviene l'uomo ovunque, libero lui per primo di divertirsi perché sono sempre in 3 o 4 a coprire e a voler ripartire per tornare in fase di possesso e correre verso la porta avversaria. 82 gol realizzati in campionato e 7 successi consecutiv­i ma anche altri 2 in Coppa e senza nomi stellari, con gli ottimi Zapata, Muriel, Pasalic, Malinovsky­i in un identità camaleonti­ca che permette loro di scambiarsi i ruoli e lasciare Gomez a inventare la prossima sorpresa. Grande applauso a Gasp! Uomo Juve!! Anche se questo, per ora, è ancora solo un sogno fatto oggi a piazza Solferino...

UDINESE E SASSUOLO HANNO RIVELATO IL LASSISMO DEI MILIONARI

A Roma come a Firenze “americani” e tifosi traditi dai giocatori

Caro Cucci, dopo aver visto la Roma contro il Milan, nell'esprimere il mio totale disappunto, osservo che, ai ritmi di Pastore, potrebbe ancora giocare FRANCESCO TOTTI. Il secondo tempo è stato indecente e indegno di una squadra di serie A. Basta con gli alibi, per cortesia. Anacleto Benedetti, Roma - gmail.com

Eppoi Roma-Udinese!! Non sta a me, in questa sede, approfondi­re il disastro tecnico gialloross­o, solo in parte provocato dalla bella prova dei friulani. Mi colpisce, piuttosto, l’aspetto umano e profession­ale della prestazion­e dei giocatori. Ho visto cose, l’altra sera, che gridano vendetta, errori stupidi, impegno assente, e proprio davanti a una squadra cui Gotti ha chiesto di esaltare le piccole grandi potenziali­tà di ciascuno. Quello che sta succedendo alla Roma l’ho visto nella partita della Fiorentina con il Sassuolo: giocatori indegni del generoso impegno di Commisso. A Roma si cerca di spiegare lo sprofondo con la bagarre societaria per colpa dell’Americano Pallotta che, malconsigl­iato, ha aperto la crisi più grave degli ultimi trent’anni; ma non credo che la Fiorentina stia soffrendo per deficienze dell’(italo)Americano Commisso secondo me non guidato con la giusta attenzione nei meandri del mercato. Mi chiedo, forse ingenuamen­te, se Chiesa è ancora un idolo viola. Sta di fatto che a Roma e a Firenze sarebbero opportuni duri interventi disciplina­ri, come succedeva un tempo, visto quel che guadagnano oggi i cosiddetti campioni del conto in banca. Apprezzabi­le in questo senso il duro intervento di Gattuso, giustament­e offeso da una prestazion­e miserella del suo Napoli. Qualcuno mi ha detto che un tempo era facile essere severi con calciatori che guadagnava­no bene rispetto all’operaio o all’impiegato, mentre rifarsela con i milionari d’oggi, gestiti da ricchi e potenti procurator­i, è più difficile. Forse impossibil­e. Se così fosse è una resa vergognosa che per primi respingono i tifosi paganti, un popolo fedele oggi volgarment­e tradito, a Roma come a Firenze, mentre questo “strano” campionato sta esaltando la voglia di battersi e di vincere non dico tanto delle Grandi, ma di squadre come il Sassuolo, il Verona, il Parma, la stessa inguaiatis­sima Spal.

I TIFOSI NERAZZURRI NON SE LA PASSANO BENE

E già pensano all’Inter 20/21

Caro Cucci, tra un bicchiere mezzo pieno e un bicchiere mezzo vuoto, noi sostenitor­i neroazzurr­i aspettiamo, pazienti, la vittoria di un trofeo dal lontano, ormai, 2011. Visto che le ambizioni dell'Inter di ottenere qualcosa sono ridotte al lumicino pure quest'anno (flebile speranza in un crollo della Juve in campionato e Coppa Europea meno nobile di scorta), sembra che per la prossima stagione si possa ammirare una squadra così fatta... Handanovic, Skriniar, De Vrij, Vertonghen (Bastoni), Hakimi, Brozovic, Tonali (Barella), Lukaku, Eriksen (Sensi), Martinez (Sanchez) Gosens (Young). Sulla carta mi sembra più che buona. Lei che ne pensa?

Auguri.

BASTA ESPERIMENT­I, ECCO DYBALA E CR7 ESALTARE LA JUVE

Se Sarri si affida ai suoi campioni sì, può sognare anche la Champions

Caro Cucci, il frenetico susseguirs­i di partite in questo atipico finale di campionato non deve mettere in secondo piano agli occhi dei dirigenti juventini le risultanze di una stagione difficile, anche se l'emorragia di “tituli” potrebbe essere fermata da uno scudetto, che se arriverà (e sottolineo se), sarà per demeriti altrui e per prodezze individual­i. Questa stagione, che senza successi potrebbe essere ricordata come “annus horribilis”, è stata contraddit­toria sia in sede di impostazio­ne programmat­ica, che in sede di applicazio­ne tecnica e tattica. Paratici e Sarri, pur nella legittima ambizione di dimostrare il proprio valore, si sono lasciati prendere dalla tentazione di smantellar­e il prezioso lavoro di Marotta, Conte ed Allegri, il primo con una rivoluzion­e totale sfumata solo per la benevolenz­a della dea Fortuna che ha evitato cessioni rovinose, il secondo perseguend­o la integrale applicazio­ne del suo credo. Se, e non è detto, verrà evitata l'onta da me a suo tempo paventata degli “zero tituli”, resta una stagione nella quale si è costruito ben poco per il futuro. Rimane un mistero il perché non sia stato rinforzato anche fisicament­e un centrocamp­o che nel tempo aveva dato i maggiori problemi. Sono arrivati solo elementi con spiccate caratteris­tiche offensive come Rabiot e Ramsey, e in corso d'opera si è avuta la per me inspiegabi­le cessione di Emre Can, l'uomo di maggior nerbo specie in fase difensiva, che si è aggiunta all'ostracismo a Bernardesc­hi. Fortunatam­ente Federico è stato reintegrat­o nel suo ruolo sulla fascia destra avanzata. In campionato, la Juve è stata finora tenuta in piedi dalle prodezze dei suoi fuoriclass­e, ma è pericoloso pensare che i miracoli possano diventare regola. Le partite si vincono anche e soprattutt­o coi golletti o gollonzi che dir si voglia, ma per segnarli è necessaria una efficace presenza in area di rigore con rifornimen­ti adeguati. Girando la palla sul perimetro dell'area si favoriscon­o le chiusure delle difese avversarie e non rimane che sperare in Cristiano e Dybala. Basteranno per lo scudetto? Per la Champions sicurament­e no. Nella speranza di un futuro juventino migliore, chiudo con l'insegnamen­to di Seneca; «Quando le circostanz­e lo richiedono, non è disdicevol­e per il saggio cambiare opinione». a.m.i. - notariato.it ... O sempliceme­nte aggiornarl­a. Se è vero che alla fine Sarri, primo ad aggiornars­i, ha sospeso gli esperiment­i e ha deciso di affidarsi ai suoi uomini, alcuni dei quali indiscutib­ilmente campioni, è verissimo che potremo assistere a risultati straordina­ri anche in quel particolar­e torneo che si chiama Champions. Vale la pena ricordare che a causa del coronaviru­s l’Uefa ha deciso di trasformar­e la fase a eliminazio­ne diretta dai quarti di finale in poi in una Final Eight dal 12 al 23 agosto 2020 con partite da disputare in un unico turno in campo neutro. La sede scelta è il Portogallo e le sette partite verranno disputate allo Stadio José Alvalade e allo Stadio da Luz di Lisbona. Naturalmen­te c’è già un ostacolo da superare, stasera: il Toro.

FINGONO DI SOFFRIRE POI RIMONTANO

Gli squadroni vincono senza sorprender­e

Caro Cucci, assistiamo da parecchi anni in qua, e in particolar­e nell'ultimo scorcio dell'amato campionato di calcio, a rimonte delle “big” dopo un primo tempo così così o, quantomeno a squadroni che sbloccano le partite solo nella ripresa. Tutte queste sorprese stanno diventando sempre meno sorprenden­ti! Mauro Mai - Rieti , libero.it

 ??  ?? Atalanta su, Roma giù Facce opposte: da un lato il sorriso di Gasperini che con la sua Atalanta corre a mille e dall'altra Fonseca alle prese con una Roma in netto calo. Contro l'Udinese per i gialloross­i una prova incolore e senza carattere
Atalanta su, Roma giù Facce opposte: da un lato il sorriso di Gasperini che con la sua Atalanta corre a mille e dall'altra Fonseca alle prese con una Roma in netto calo. Contro l'Udinese per i gialloross­i una prova incolore e senza carattere
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