Gol dalle riserve e rigori,la serie A cambia pelle
Gasp re dei gol di riserva e Muriel è il suo jolly
Le reti segnate dai rincalzi raddoppiano con le cinque sostituzioni Dagli 11 metri primi in Europa
Il colombiano con 9 marcature ha garantito 8 punti all’Atalanta Liverani “sorpreso” ben 12 volte
Dalla panchina al gol. Nessuno come Gasperini e come Muriel. I non più giovanissimi ricorderanno certamente le numerose reti segnate da José Altafini, a fine carriera, da tredicesimo della Juventus. Tra una ventina d’anni, parlando di un bomber spesso a rete da subentrante, lo si potrà paragonare al Muriel 2019/20. Con la doppietta segnata lo scorso weekend ad Udine il colombiano ha, infatti, raggiunto quota 9 ed è di gran lunga il subentrante più prolifico di questi ultimi anni. E i suoi gol hanno anche portato ben 8 punti alla classifica dell’Atalanta, tre contro Spal ed Udinese e due contro il Genoa.
Muriel ha firmato 9 dei 16 gol che Gasperini ha saputo “segnare” con i suoi panchinari. Il tecnico della Dea risulta essere di gran lunga il migliore tra i suoi colleghi visto che al secondo posto di questa particolare classifica c’è Juric del Verona, a quota 11. Anche il tecnico croato dei gialloblù è, dunque, in doppia cifra e con 11 gol sono stati tanti i suoi colleghi che nelle ultime stagioni si sono imposti in questa graduatoria.
Gasperini sugli scudi, dunque, ma al tecnico atalantino non è ancora riuscita una tripletta che quattro altri allenatori possono già vantare in questo 2019/20. Tre i gol dei panchinari, infatti, per Thiago Motta in Genoa-Brescia 3-1, per D’Aversa in Parma-Genoa 5-1, per Juric in Verona-Torino 3-3 e per De Zerbi che lo scorso 23 giugno, contro il Verona (3-3), ha mandato in gol due volte Boga ed una Rogerio.
LA RIFORMA. Con la novità introdotta dopo il lockdown, quella delle cinque e non più tre possibili sostituzioni, sono evidentemente aumentati i gol segnati dai subentranti. Nelle 256 partite giocate da agosto a marzo ci sono stati 90 gol dei panchinari: 0,35 a partita. Nei 34 match dopo questo lungo stop (tre giornate intere dopo i quattro recuperi della sesta di ritorno) siamo già a quota 22, quasi il doppio dunque, con 0,62 reti ogni partita.
Sedici gol “di” Gasperini, 7 di Inzaghi, 6 di Sarri e già 5 per Gattuso. Antonio Conte, con la quinta e la sesta rete segnate da Eriksen e da Candreva nel set tennistico al Brescia, è salito a quota 4 dopo che nelle prime 28 giornate aveva trovato la rete dalla panchina in due sole occasioni e sempre con il giovane Bastoni, decisivo sia a Lecce (1-1) che a Parma (2-1).
IL LATO NEGATIVO. Se Gasperini è il tecnico “più prolifico”, è finora il leccese Liverani quello che non ha sempre saputo trovare le giuste contromosse alle variazioni tattiche del collega avversario. Il suo Lecce ha incassato, infatti, 12 gol e 4 sono risultati decisivi per la già traballante classifica dei pugliesi. Dodici come, negli ultimi anni, soltanto Roberto Stellone del Frosinone.
Se spulciamo le classifiche di questi ultimi tornei spicca il nome di Fabrizio Castori. Il suo Carpi-2015/16 concluse al terzultimo posto e fu retrocesso in serie B, ma questo non vietò all’esperto tecnico marchigiano, oggi a Trapani, di vincere, con 11 reti, la classifica alla pari con Montella: non occorre, dunque, essere alla guida di una corazzata per segnare tanti gol con i subentranti.