Corriere dello Sport

Conte all’esame Mihajlovic: «Uno scoglio duro»

Inter all’assalto del Bologna per rimanere in scia. Lukaku si riprende la maglia da titolare

- Beneforti, Cervellati e Ramazzotti

Davanti la Juventus sa solo vincere: continuare a credere allo scudetto per l'Inter non è facile, ma Conte non vuole che la sua squadra si fermi. Ci sono traguardi "alternativ­i" al tricolore da tagliare, obiettivi che comunque permettere­bbero ai nerazzurri di considerar­e la stagione positiva. Primo su tutti una qualificaz­ione alla Champions più tranquilla rispetto a quella che nelle ultime due stagioni è arrivata all'ultima giornata. Adesso, per essere certi di finire tra le prime quattro, ad Handanovic e compagni servono 12 punti ovvero 4 successi, da conquistar­e in 9 incontri, a iniziare da quello di oggi contro il Bologna. Chiudere al terzo o magari al secondo posto sarebbe senza dubbio un passo in avanti. E poi c'è quota 80 punti, un Everest che l'Inter non è più riuscita a scalare dal 2009-10, la stagione del triplete, quando chiuse la Serie A a 82. Da allora in poi ha superato la soglia dei 70 solo nel 2010-11 (76) e nel 2017-18 (72). Per essere... Mister 80, al tecnico di Lecce di punti ne servono altri 16. Compito non facile, ma neppure impossibil­e visto che la media tenuta da inizio torneo è di 2,2 a incontro, mentre dopo la ripartenza è addirittur­a salita a 2,5. Certi numeri Conte li conosce bene, ma ieri, parlando con Inter Tv, ha preferito pensare a un match alla volta e dunque concentrar­si solo sul confronto con il Bologna, «una squadra che sta bene fisicament­e, che ha ottimi valori ed è allenata bene: i rossoblù prediligon­o giocare ad alta intensità e all'andata ricordo che abbiamo vinto con fatica dopo essere andati sotto nel punteggio (da 1-0 a 2-1 complice la doppietta di Lukaku, ndr). I ragazzi sono preparati per questo scoglio che sarà molto duro». Conte, dunque, non si fida e non gli interessa che nelle 7 partite da allenatore contro il Bologna sia ancora imbattuto (5 successi e 2 pareggi). «Siamo reduci da una sfida interpreta­ta nel modo giusto e abbiamo voglia di fare. I ragazzi stanno bene, ma adesso devono confermarl­o».

OCCHIO AL CALDO. Ieri l'ex guida del Chelsea ha fatto svolgere ai suoi la rifinitura ad Appiano alla stessa ora in cui oggi scenderann­o in campo. Un modo per abituarsi alla temperatur­a elevata che troveranno al Meazza. «Per noi è la prima volta che giochiamo a quell’orario e sicurament­e farà molto caldo. Bisogna vedere che ritmi riusciremo a tenere anche se non credo che le condizioni climatiche altererann­o il calcio che di solito le due formazioni esprimono. Mihajlovic è un tecnico che ha dimostrato tutto il suo valore oltre ad essere una grande persona alla quale voglio molto bene. Dovremo essere bravi per metterli in difficoltà». Una mano a Conte la darebbe senza dubbio continuare a segnare come accaduto nelle 4 giornate post Covid: 13 reti con 12 marcatori diversi e più in generale 62 gol realizzati, un numero che negli ultimi 55 anni della storia nerazzurra era stato supe

Discorso scudetto a parte, può essere l’anno degli 80 punti Mancano dal 2010

rato solo una volta, nel 2006-07 (63). «Battere il portiere avversario con più uomini è una caratteris­tica di questa squadra perché portiamo diversi elementi al tiro. In Serie A nessuno ha tanti marcatori diversi come noi (17, ndr). Il turn over? È importante poter contare su una rosa abbondante perché ti permette di ruotare e creare competizio­ne all’interno del gruppo. Qui all'Inter abbiamo questa possibilit­à e la sfruttiamo visto che coloro che entrano sanno ciò che devono fare».

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L’allenatore dell’Inter compirà 51 anni il prossimo 31 luglio: è la sua prima stagione in nerazzurro
Antonio Conte L’allenatore dell’Inter compirà 51 anni il prossimo 31 luglio: è la sua prima stagione in nerazzurro
 ??  ?? Sinisa Mihajlovic, 51 anni, quasi coetaneo di Conte (ha circa 5 mesi in più) sfida l’Inter, sua ultima squadra da calciatore (2004-2006) e prima da allenatore (vice di Mancini, 2006-2008)
Sinisa Mihajlovic, 51 anni, quasi coetaneo di Conte (ha circa 5 mesi in più) sfida l’Inter, sua ultima squadra da calciatore (2004-2006) e prima da allenatore (vice di Mancini, 2006-2008)

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