Corriere dello Sport

E CR7 alla fine confessò: «Finalmente ce l’ho fatta»

Il tecnico rivela: «Non pensavo che la storia delle punizioni gli pesasse così tanto, invece...»

- Di Filippo Bonsignore

Sempre più Dybala, sempre più Ronaldo. Ormai sta diventando una consuetudi­ne: da quando è ripreso il campionato post pandemia, segnano sempre loro. La formula magica sta diventando la formula scudetto. «Grande vittoria, abbiamo bisogno di questo spirito…fino dalla fine!» esulta CR7 via social. Il fenomeno, felice e stremato, ha tanti motivi per sorridere. Perché è sempre più decisivo: con 29 gol in 38 partite ha già superato il bottino di reti in tutte le competizio­ni della scorsa stagione (28 reti in 43 presenze). E perchè è riuscito a interrompe­re la maledizion­e delle punizioni. Non aveva ancora fatto centro su calcio piazzato da quando è arrivato in Italia: il tentativo numero 43 è stato quello buono (dopo che il numero quarantadu­e, nel primo tempo, era finito debolmente a lato). «Avevo bisogno di un gol su punizione per acquistare fiducia» ammette. L’ultima rete da fermo, a livello di club, risaliva al dicembre 2017, quando vestiva la maglia del Real Madrid e decise la finale del Mondiale per club contro il Gremio. Poi più nulla. L’ultimo perla in ordine di tempo è quella al Mondiale di Russia nel 3-3 di Portogallo-Spagna. Era stato quello l’ultimo «Siuuu», che ieri ha risuonato nel silenzio dello Stadium ed è stato come una liberazion­e. Come testimonia il fortissimo abbraccio dei compagni. Come testimonia­no le parole di Maurizio Sarri: «Credevo non soffrisse questa situazione e invece negli spogliatoi mi ha detto: “Finalmente ce l’ho fatta…”». «L’importante è vincere indipenden­temente da chi segna, che sia io o Dybala - rileva Ronaldo -. La verità è che stiamo molto bene, stiamo migliorand­o anche in fiducia. Abbiamo fatto il nostro lavoro vincendo, ora mettiamo pressione alla Lazio. Dobbiamo pensare soltanto a noi, contro il Milan cercheremo di vincere».

QUALITA’. Sarri applaude ma evidenzia anche qualche difetto nella prova della capolista: «E’ terminata tanti gol a pochi. Dal punto di vista della qualità siamo in buona crescita; tatticamen­te abbiamo avuto qualche difficoltà in più nel rimanere compatti e corti, anche perché con questo caldo la stanchezza è arrivata prima. Fra le linee abbiamo anche concesso qualche spazio in più, lasciando troppo la palla scoperta nella metà campo avversaria. Siamo andati in vantaggio velocement­e e poi abbiamo raddoppiat­o e lì forse abbiamo pensato che fosse facile. Il rigore ci ha innervosit­o e fatto perdere il controllo della partita; pensavamo fosse chiusa e abbiamo sbagliato, così abbiamo avuto qualche minuto di confusione ad inizio ripresa. Dopo, con le squadre stanche, è venuta fuori una qualità nettamente più elevata da parte nostra». L’eredità del derby saranno le squalifich­e di De Ligt e Dybala contro il Milan: «Sono due giocatori che in questo momento stanno facendo benissimo però le ammonizion­i possono accadere. Abbiamo delle soluzioni, quindi non ne farei un dramma. Sono assenze importante ma al loro posto giocherann­o due giocatori forti».

Ronaldo a quota 29 (nel 2018-19 arrivò a 28). Il tecnico: Noi in buona crescita

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LAPRESSE Maurizio Sarri, 61 anni

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