Buffon si gode il Gigi day «Gioco fino a 43 anni...»
«Bella l’idea di questa maglia celebrativa. Incornicerei quale partita? La prima. Non mollo»
Un giorno speciale, una maglia speciale. La Juve ha indossato una divisa celebrativa per il record di Gigi Buffon, che con la presenza di ieri ha staccato Paolo Maldini diventando il giocatore con più partite disputate in serie A, 648. «L’idea della maglia è stata molto bella, ha fatto sì che record così particolari diventano ancor più speciali. Per questo traguardo avrei aspettato ancora di più, ci stiamo giocando tanto ed è un momento della stagione delicato. La vera tensione che sentivo era solo riferita alla gara e a cercare di vincere. Per quel che riguardava il mio record personale, adesso che è finita la partita, e sono felicissimo per come è finita, prima della gara era un qualcosa che non mi toccava, perché l’importanza della vittoria era troppo più grande del mio record personale», così Buffon ha commentato il suo derby speciale.
25 ANNI FA. Derby vinto 4-1, c'è tempo al termine per ripercorrere un po' di una carriera inimitabile iniziata 25 anni fa: «Ero molto più spensierato, avevo moltissimi sogni, alcuni grandiosi. Il mio approccio alla vita è sempre stato quello di non volersi mai accontentare, di sognare in grande, ma con i piedi per terra. Sono qui perché non mi sono mai accontentato. La partita che vorrei incorniciare? La prima, perché la sognavo da quando ero bambino».
C'E' TEMPO. E il bello è che non è ancora finita: «Praticamente due anni fa avevo smesso di giocare. Poi è arrivato il PSG, dopo è capitata la fortuna di rientrare e stare bene. Se ho le motivazioni e le energie mentali giuste, qualche partita di livello alto posso giocarla, anche dando ottime riposte. Almeno fino a 43 gioco per la Juve, ma da quando ho compiuto 40 anni penso mese dopo mese. È il modo più corretto per fare valutazioni personali sul proprio stato di forma e mentale. Finché le motivazioni permangono, è giusto continuare».