Corriere dello Sport

SASSUOLO MICIDIALE LECCE ANCORA VIVO

Liverani e i suoi non mollano ma escono sconfitti dal Mapei: la strada che porta alla salvezza è più dura E De Zerbi può sognare Lucioni e Mancosu riprendono Caputo e Berardi Ma nel finale poker neroverde con Boga e Muldur

- di Massimo Boccucci

La macchina da gol di De Zerbi esagera, perché stavolta fa il poker dopo le quattro precedenti partite sempre col tris e al Lecce tocca subire la sesta sconfitta di fila nella corsa alla salvezza complicata dall’allucinant­e ritorno in campo dopo il lockdown. Adesso il Sassuolo può coltivare qualche sogno avendo scavato il solco decisivo con la zona salvezza e godendosi i tenori Caputo, Berardi e Boga che hanno segnato 37 dei 55 gol della squadra. Meraviglia, anche quando sembrava scritto il 2-2 dopo le corse e rincorse (incluso il botta e risposta dal dischetto). Alla fine c’è Boga che sa tirare fuori il gioiello più prezioso, oltre al colpo di grazia di Muldur, per piegare la resistenza dei salentini che coraggiosa­mente chiamano comunque Consigli agli straordina­ri nel finale.

BASTA POCO. Ci sono modi diversi di arrivare a dama, al Sassuolo basta poco per sbloccare e non basta neanche il 68% (alla fine sarà il 65,7%) di possesso palla nel primo tempo per riposarsi col vantaggio. Il lancio di Locatelli, nella verticaliz­zazione più bella degli emiliani, lascia impalata la linea difensiva leccese e per Caputo è facile allungare il passo piazzando di sinistro il pallonetto. Il Var conferma la regolarità della rete. Soltanto Ciccio (punta sempre a quota 20: vuole la cena con Del Piero), Ronaldo e Immobile sono riusciti a segnare almeno 15 volte negli ultimi due campionati. Sul momento il Lecce è stordito e rischia grosso sul colpo di testa di Ferrari (17’) con Gabriel che c’arriva grazie ai riflessi. Liverani fa capire ai suoi che serve pressare di più, così anche ai salentini basta il primo angolo per approfitta­re pure loro della difesa allegra col tocco per Calderoni e il cross che Lucioni sfrutta con l’irruzione sotto porta col destro per poi lasciarsi andare al gesto del ciuccio. De Zerbi si ritrova coi soliti difetti nella fase di non possesso e quando riprende il pallino del gioco non si accendono i suoi, limitandos­i al solo mancino troppo prevedibil­e di Berardi che non sorprende Gabriel (35’).

FUOCHI D’ARTIFICIO. I neroverdi finiscono troppo spesso imbrigliat­i negli ultimi 20 metri e quando trovano il varco potrebbero approfitta­rne meglio, come sulla forte rasoiata dalla destra di Locatelli verso l’area per Caputo che davanti la porta non riesce a deviare. A questo punto pesano gli episodi, da Paz che abbraccia Ferrari consegnand­o il dischetto a Berardi per l’11° gol in campionato e Marlon che frena in scivolata Babacar sulla linea dell’area grande. Per il Lecce fanno 12 rigori a favore, di cui 8 su 8 trasformat­i da Mancosu. Aleggia il 2-2 dell’andata, il tiramolla non si risolve perché il Sassuolo sa creare le condizioni per colpire ma pure il Lecce prende di mira Consigli. Serve qualcuno e qualcosa che faccia la differenza: una giocata di Boga col sinistro chirurgico dopo una finta manda gli emiliani all’incasso, per poi assistere alla chiusura dei giochi di Muldur innescato da Berardi sul poker.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy