ZENGA: CAGLIARI FUORI IL CARATTERE
Emergenza difesa oggi contro l’Atalanta «Nei momenti di difficoltà bisogna trovare il senso di squadra e di appartenenza»
«Quando hai una rosa di giocatori nei quali hai totale fiducia le soluzioni le trovi, qualunque sia il problema. Non sono certo uno abituato a fossilizzarsi nelle situazioni negative, ma mi ripeto sempre: Posso fare qualcosa?». La situazione di emergenza che ha dimezzato la rosa a disposizione di Walter Zenga, mettendolo in grande difficoltà soprattutto per quanto riguarda la linea difensiva, non ha fatto certo perdere la fiducia all’allenatore del Cagliari che dopo il pari ottenuto a Bologna ora dovrà affrontare l’Atalanta, questa sera alla Sardegna Arena.
SFIDAINSALITA. Affrontare la squadra più in forma del torneo, capace nell’ultimo turno di mettere al tappeto il Napoli, sarebbe già stato difficile in condizioni normali, mentre i rossoblù dovranno farlo con un gruppo ridotto, incerottato e stanco. Zenga, però, non ha alcuna intenzione di mettere le mani avanti e dopo non averlo fatto al cospetto dei suoi giocatori, anche nella conferenza stampa della vigilia ha evitato di appellarsi alle difficoltà legate alle assenze. Pur ricordando che all’appello gli mancheranno parecchie pedine importanti. Da Pellegrini, squalificato, a Ceppitelli e Walukiewicz che sono andati ad aggiungersi, dopo la sfida del Dall’Ara, alla lista degli indisponibili. «Ma io - ha tagliato corto ieri il tecnico rossoblù - sono orgoglioso dei ragazzi e ho grande fiducia in loro. Faccio solo alcuni nomi: Mattiello che ha fatto per tre volte novanta minuti e non giocava titolare da mesi, Lykogiannis che a Bologna è entrato in campo a fare il terzo centrale senza chiedere nemmeno il perché, Carboncino (come è stato ribattezzato Carboni, n.d.r.), che da centrale di sinistra è finito in mezzo alla difesa e Nainggolan che non avrebbe dovuto fare i novanta minuti ma che mi ha espressamente chiesto di stare in campo perché eravamo in difficoltà. A questi vanno aggiunti Ceppitelli che non avrebbe nemmeno dovuto giocare e Pisacane che è sceso in campo anche se non stava benissimo. Dico tutto questo perché so che anche contro l’Atalanta, chi andrà in campo saprà d avere a disposizione una opportunità da cogliere». Il fatto che il pronostico sia tutto a favore dei bergamaschi non preoccupa oltremodo l’ex Uomo Ragno che vuole giocarsi le sue carte. «L’Atalanta - la conferma di Zenga - è una squadra eccezionale, da ammirare perché migliora sempre di più, ma le partite bisogna giocarle per pensare di vincerle. Come? Cercheremo di buttare fuori dallo stadio tutti i palloni finché non finiscono (ride, n.d.r.)».
NON SI CAMBIA. La carenza di difensori centrali sembrava poter far propendere il tecnico rossoblù per un cambio modulo ma ieri è stato lo stesso Zenga a smentirlo categoricamente. «Abbiamo determinate caratteristiche che difficilmente possono sposarsi con altri sistemi di gioco, soprattutto in momenti di emergenza. Ora stiamo bene così e continuano così». Il tutto condito da una mentalità che dovrà essere il più simile possibile a quella vincente che l’Atalanta è riuscita ad acquisire negli anni. «Dobbiamo puntare tutto sulla nostra qualità e questa non è spavalderia ma solo ottimismo e serenità nel preparare la gara. Vogliamo fare la partita sapendo bene che nel momento di difficoltà bisogna tirare fuori il senso di squadra e di appartenenza per cercare di fare qualcosa di positivo».
«Sono orgoglioso i ragazzi sono sempre disponibili. Ho grande fiducia in loro»