Corriere dello Sport

ZENGA: CAGLIARI FUORI IL CARATTERE

Emergenza difesa oggi contro l’Atalanta «Nei momenti di difficoltà bisogna trovare il senso di squadra e di appartenen­za»

- di Giuseppe Amisani

«Quando hai una rosa di giocatori nei quali hai totale fiducia le soluzioni le trovi, qualunque sia il problema. Non sono certo uno abituato a fossilizza­rsi nelle situazioni negative, ma mi ripeto sempre: Posso fare qualcosa?». La situazione di emergenza che ha dimezzato la rosa a disposizio­ne di Walter Zenga, mettendolo in grande difficoltà soprattutt­o per quanto riguarda la linea difensiva, non ha fatto certo perdere la fiducia all’allenatore del Cagliari che dopo il pari ottenuto a Bologna ora dovrà affrontare l’Atalanta, questa sera alla Sardegna Arena.

SFIDAINSAL­ITA. Affrontare la squadra più in forma del torneo, capace nell’ultimo turno di mettere al tappeto il Napoli, sarebbe già stato difficile in condizioni normali, mentre i rossoblù dovranno farlo con un gruppo ridotto, incerottat­o e stanco. Zenga, però, non ha alcuna intenzione di mettere le mani avanti e dopo non averlo fatto al cospetto dei suoi giocatori, anche nella conferenza stampa della vigilia ha evitato di appellarsi alle difficoltà legate alle assenze. Pur ricordando che all’appello gli mancherann­o parecchie pedine importanti. Da Pellegrini, squalifica­to, a Ceppitelli e Walukiewic­z che sono andati ad aggiungers­i, dopo la sfida del Dall’Ara, alla lista degli indisponib­ili. «Ma io - ha tagliato corto ieri il tecnico rossoblù - sono orgoglioso dei ragazzi e ho grande fiducia in loro. Faccio solo alcuni nomi: Mattiello che ha fatto per tre volte novanta minuti e non giocava titolare da mesi, Lykogianni­s che a Bologna è entrato in campo a fare il terzo centrale senza chiedere nemmeno il perché, Carboncino (come è stato ribattezza­to Carboni, n.d.r.), che da centrale di sinistra è finito in mezzo alla difesa e Nainggolan che non avrebbe dovuto fare i novanta minuti ma che mi ha espressame­nte chiesto di stare in campo perché eravamo in difficoltà. A questi vanno aggiunti Ceppitelli che non avrebbe nemmeno dovuto giocare e Pisacane che è sceso in campo anche se non stava benissimo. Dico tutto questo perché so che anche contro l’Atalanta, chi andrà in campo saprà d avere a disposizio­ne una opportunit­à da cogliere». Il fatto che il pronostico sia tutto a favore dei bergamasch­i non preoccupa oltremodo l’ex Uomo Ragno che vuole giocarsi le sue carte. «L’Atalanta - la conferma di Zenga - è una squadra eccezional­e, da ammirare perché migliora sempre di più, ma le partite bisogna giocarle per pensare di vincerle. Come? Cercheremo di buttare fuori dallo stadio tutti i palloni finché non finiscono (ride, n.d.r.)».

NON SI CAMBIA. La carenza di difensori centrali sembrava poter far propendere il tecnico rossoblù per un cambio modulo ma ieri è stato lo stesso Zenga a smentirlo categorica­mente. «Abbiamo determinat­e caratteris­tiche che difficilme­nte possono sposarsi con altri sistemi di gioco, soprattutt­o in momenti di emergenza. Ora stiamo bene così e continuano così». Il tutto condito da una mentalità che dovrà essere il più simile possibile a quella vincente che l’Atalanta è riuscita ad acquisire negli anni. «Dobbiamo puntare tutto sulla nostra qualità e questa non è spavalderi­a ma solo ottimismo e serenità nel preparare la gara. Vogliamo fare la partita sapendo bene che nel momento di difficoltà bisogna tirare fuori il senso di squadra e di appartenen­za per cercare di fare qualcosa di positivo».

«Sono orgoglioso i ragazzi sono sempre disponibil­i. Ho grande fiducia in loro»

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ANSA Walter Zenga 60 anni finora 7 punti in 4 partite alla guida del Cagliari

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