Corriere dello Sport

SIMY, GOL LETALI E STROPPA È DA A

Ha steso il Benevento e riportato il Crotone al 2º posto L’attaccante sulle tracce del mito Deflorio: «I miei record? Conta di più la squadra»

- di Massimilia­no Franco LIOPRESS

Via il cappello e solo applausi per Nwankwo Tochukwu Simeon meglio noto come Simy. Contro il Benevento dei sogni, una squadra capace di ammazzare il campionato, lui segna una tripletta d’autore ed entra di prepotenza nella storia del Crotone. Numeri unici che parlano per lui. Un attaccante non elegante, ma certamente efficace dai gol pesanti. Con la sua prima tripletta personale segnata venerdì i numeri diventano da capogiro. Sedici i gol segnati in questa stagione, battuto il suo record personale di 14 dello scorso anno, che fanno 30 in B, mai nessuno come lui con la maglia del Crotone in cadetteria. A questi vanno aggiunti anche 10 segnati in A, 3 il primo anno e 7 il secondo, e due in Coppa Italia, segno evidente che Simy i gol li ha nel sangue. Totale 42 in 4 stagioni ma con 6 partite da disputare.

OBIETTIVO DEFLORIO. Ora nel mirino c’è un monumento della storia del Crotone: Andrea Deflorio. Simy è 2º nella classifica marcatori di tutti i tempi. È ancora lontano e difficilme­nte riuscirà a raggiunger­e Deflorio in vetta nella stagione in corso, gli mancano ben 12 reti per raggiunger­e quota 54 , record di Deflorio. Record che non sembrano toccare da vicino Simy che preferisce concentrar­si sulla squadra: «Mi fa piacere avere questi numeri, ma come dico sempre per me non è importante. Non metto davanti il mio interesse personale ma quello della squadra e della società, sarà così fino alla fine. Nella mia testa adesso c’è solo la promozione in serie A con il Crotone, questa è la cosa più importante per me. Tutto il resto i record e i gol a me non interessan­o molto».

GOLEADOR. In questa stagione ha messo a segno diverse marcature multiple ma mai una tripletta: «È la prima della mia carriera, sono molto contento, me la godo un pochino, ma la testa è già alla prossima partita». È riuscito a rompere un digiuno lungo quattro mesi. L’ultimo gol lo aveva segnato lo scorso 3 marzo contro il Pisa, ma la cosa non gli pesava: «Questa è la vita di un attaccante. Venivo da quattro partite nelle quali non ho trovato il gol, la forma ha pesato un po', invece contro il Benevento ne ho fatti tre. La nostra vita è questa. L’attaccante che lavora deve essere bravo a stare sereno quando non segna perché prima o poi il gol arriva. Sono fortunato a giocare con un gruppo di uomini importante che mi dà la serenità anche quando faccio una partita non buona. L’affetto che mi arriva dai ragazzi dello spogliatoi­o è importanti­ssimo. Contro il Benevento ne ho fatti tre la prossima volta possono essere zero, ma la cosa che conta è che il Crotone possa vincere».

NONSOLOREC­ORD. Adesso però non è tempo per pensare ai record, Simy infatti vuole la promozione in serie A e guarda avanti: «Abbiamo due partite difficili contro Cittadella e Pordenone in casa. La prima sul campo del Cittadella che è uno scontro diretto contro una squadra fortissima e in salute che ha ripreso benissimo, ma noi dobbiamo fare quello che facciamo sempre, andare a giocare la nostra partita. Come è importante per loro lo è anche per noi, anzi per noi lo è anche di più perché siamo davanti e dobbiamo difendere il secondo posto».

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Simy, 28 anni, attaccante nigeriano. Ha steso Inzaghi con una tripletta
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