Corriere dello Sport

A Città di Castello ci sarà il derby con il Trestina

- di Massimo Boccucci

Sulla Torre civica in piazza Gabriotti svetta un drappo biancoross­o. Simboli di Città di Castello, della storia passata e nel calcio del ritorno di fiamma per l'approdo in Serie D del Tiferno 1919, alla terza promozione consecutiv­a più la Coppa Italia umbra di Eccellenza. Raggiunge così lo Sporting Club Trestina presieduto da Leonardo Bambini con il supporto di Valerio Galizi e Giovanbatt­ista Antonelli di una frazione della città del pittore Alberto Burri e dell'attrice Monica Bellucci fondato nel 1950, allenato in passato anche da Riccardo Zampagna e alla quinta stagione nella quarta serie con Marco Bonura nuovo tecnico.

TASSO CONFERMATO. Per una realtà di oltre 39mila abitanti è una soddisfazi­one salutare la scalata del Tiferno guidato dall'avvocato Roberto Bianchi, classe 1959 tifoso del Cagliari, affiancato dai figli Michele e Gianmarco, che come prima mossa ha subito confermato il tecnico Renzo Tasso, 47 anni, trascorsi da centrocamp­ista con 413 gare nei profession­istici (Rimini, Perugia, Ascoli), subentrato il 22 gennaio al dimissiona­rio Massimilia­no Santececca (con lui c'è il preparator­e dei portieri Massimo Prete, scuola Milan) per la rimonta in 5 partite (13 punti) con il sorpasso sullo Spoleto.

Bianchi entra nello stadio intitolato a suo zio Corrado Bernicchi, bandiera tifernate con un passato in Serie A e B con Sampdoria, Bologna e Parma, e non vuole fermarsi qui.

ILSINDACO. «Il presidente è stato di parola - dice il sindaco Luciano Bacchetta -, aveva promesso due anni fa di voler raggiunger­e questo traguardo in un progetto con solide basi, compreso il settore giovanile di qualità». Esulta l'assessore allo Sport, Massimo Massetti: «Città di Castello è proiettata ai vertici del calcio dilettanti­stico nazionale con due squadre. E' un orgoglio».

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