Dovizioso ora medita un anno sabbatico
Qualche mese fa Andrea Dovizioso aveva spiegato che non avrebbe corso in MotoGP fino a 40 anni, al contrario di Valentino Rossi. E considerando che il forlivese ha compiuto 34 anni, è stato inevitabile interrogarsi sui propositi di ritiro. Il vice campione della MotoGP li ha rimandati, eppure il 2021 potrebbe non vederlo in pista. La trattativa con la Ducati ha conosciuto un sensibile rallentamento e a Borgo Panigale non verrà presa una decisione prima dell’inizio del Mondiale, il 19 luglio a Jerez, dove ci sarà anche Dovizioso nonostante la clavicola fratturata domenica scorsa. Per Dovi è ormai evidente l’ennesimo ballottaggio con Jorge Lorenzo, dopo che i due hanno corso uno contro l’altro per quasi 20 anni, compreso un biennio da “fratelli coltelli” in Ducati. Ad aprire la porta a un 2021 sabbatico – chissà quanto per strategia – è stato Simone Battistella, manager di Dovizioso, che al podcast Mapping 21 ha spiegato che se la proposta di rinnovo della Ducati non dovesse essere soddisfacente «si attenderà qualcosa di più interessante. È possibile che la trattativa riprenda in agosto, la decisione di congelare i colloqui è stata della Ducati». È noto anche come il d.g. della Ducati Gigi Dall’Igna abbia sempre avuto enorme stima per Lorenzo, mentre con Dovi non sono mancate le divergenze. «Le tensioni – ha concluso Battistella – emergono in ogni team. Ma ciò non significa che è tutto negativo. Andrea non conoscerà il proprio 2021 prima dell’inizio del Mondiale: per rinnovare servirà un’intesa sulla parte economica ma anche sugli obiettivi. In caso di dubbi, forse è meglio non rinnovare. Senza l’offerta giusta ne aspetteremo un’altra, ma non significa ritirarsi».