Zaia: «Il manager veneto segnalato alla Procura Morto il serbo positivo»
BOLLETTINO. Solo 5 regioni senza nuovi casi. Gli attualmente positivi sono 14.621, ieri altri 235, di cui 95 in Lombardia, 51 in Emilia e 31 nel Lazio. I morti sono 15 e il totale arriva a quota 34.848, i guariti invece 477 (toale 191.944), scendono ancora i ricoverati in terapia intensiva e sono 71, ieri -8. I tamponi effettuati sono stati 51.011.
NEL MONDO. Negli Stati Uniti si è registrato un nuovo record di casi: 57.562 nelle ultime 24 ore. Nel mondo i casi confermati sono saliti a 11.093.182 (più 219.036 rispetto a ieri), i morti 525.491 (più 4.136), i guariti 5.890.052 (più 122.642). Intanto Boris Johnson ha riaperto i pub e i locali pubblici nel Regno Unito.
FOCOLAI. Decine di focolai in tutta Italia causati nella maggior parte dei casi da cittadini stranieri o rientrati dall’estero che non rispettano l’obbligo della quarantena. I governatori hanno così deciso di procedere con ordinanze regionali e allerta alle Asl per obbligare chi rientra dall’estero a rimanere in isolamento. Iniziative prese dopo la risalita dell’indice Rt. L’ultimo provvedimento è stato annunciato dal presidente della Toscana Enrico Rossi.
CASO VENETO. Di nuovi focolai ha parlato il governatore Luca Zaia, in merito a quello che si è sviluppato in Veneto importato dalla Serbia da un imprenditore vicentino. «Il paziente zero serbo che ha contagiato l’imprenditore vicentino sembra sia deceduto mercoledì», ha spiegato il presidente della Regione Veneto, annunciando che l’imprenditore è stato segnalato in Procura.
JESOLO. Una turista austriaca è rientrata in patria dopo una vacanza a Jesolo (Venezia) risultando positiva al Covid-19. La donna, in vacanza per soli cinque giorni con marito e figlio di 12 anni, è stata in Italia dal 26 al 30 giugno, ma al rientro a casa è risultata positiva al tampone. La sanità austriaca e quella italiana sono in contatto perché non è escluso che la donna sia giunta nel veneziano già ammalata ma senza sintomi. Controlli sono già stati fatti nell’albergo dove erano ospiti e non sarebbero state riscontrate anomalie.
SPAGNA. Le autorità catalane hanno messo in quarantena gli abitanti di 38 piccoli comuni della provincia di Segrià, dove vivono circa 209.000 persone. Nelle ultime 24 ore 27 persone sono state ricoverate in ospedale, 6 delle quali in terapia intensiva. Nella provincia sono già stati registrati 9 focolai.